È stata pubblicata la relazione finale della Commissione PANA sull’inchiesta relativa ai Panama Papers. Dopo che il gruppo di lavoro del Parlamento europeo era stato in visita a Malta lo scorso febbraio, incontrando figure chiave della sfera politica maltese, ecco i punti salienti del resoconto che è stato diffuso.
Keith Schembri ha dato forfait all’ultimo momento. La delegazione PANA inviata a Malta ha incontrato alcuni importanti rappresentanti istituzionali, come il ministro delle finanze Edward Scicluna e il presidente della MFSA Joe Bannister, nonché il rappresentante della FIAU e della polizia. Il capo ufficio del Primo Ministro, Keith Schembri, ha invece disertato l’incontro, comunicando la sua assenza intorno alle 14, l’ora in cui era stato fissato l’incontro. Secondo la relazione, Schembri avrebbe anche messo in discussione l’intero lavoro della commissione di indagine sul riciclaggio e l’evasione.
Il sistema fiscale di Malta è in linea con gli standard, ma è soggetto ad abusi. Il sistema fiscale di Malta è stato considerato “molto attraente”, ed è risultato conforme agli attuali standard internazionali e comunitari. Tuttavia, Edward Scicluna ha affermato che Malta è stata in disaccordo con le proposte della Commissione europea su determinate questioni fiscali, e al contempo ha ammesso che il “sistema fiscale maltese può essere soggetto ad abusi”.
Nexia BT ha rifiutato di incontrare la commissione. Oltre a singole personalità di rilievo, la commissione ha incontrato numerose organizzazioni. Non però Nexia BT, la controversa società di intermediazione gestita da Brian Tonna coinvolta nell’inchiesta dei Panama Papers, che non ha accettato l’invito.
Malta è adeguatamente trasparente. Malta nel complesso è stata considerata un paese corretto e impegnato nella lotta alle frodi fiscali, e ha recepito le direttive UE approvate fino a febbraio. Attualmente sta rispettando anche gli standard OCSE in termini di trasparenza e di lotta contro l’evasione e il riciclaggio di denaro.
Le istituzioni di Malta sono altamente politicizzate. Non sorprende, in parte a causa della Costituzione di Malta, che molte istituzioni centrali e periferiche di Malta si siano rivelate altamente politicizzate, e in tal modo abbiano messo in pericolo la corretta esecuzione delle loro funzioni. Lo stesso vale per gli enti incaricati di attuare e applicare le norme relative alla frode fiscale e al riciclaggio di denaro, come la FIAU, agenzia di intelligence finanziaria del Governo.
Anche i media sono altamente politicizzati. Attaverso i canali televisivi, le stazioni radiofoniche e i giornali, il sistema tradizionale dei media di Malta è stato contaminato e influenzato in via sempre maggiore dalla politica, portando messaggi a favore di un partito e non sempre obiettivi.
La polizia potrebbe non aver fatto il suo dovere. La FIAU è incaricata di indagare su frode fiscale e crimini finanziari, ma la polizia è responsabile diretta su tali indagini e i relativi procedimenti da avviare. Ciò ha portato la commissione PANA a sostenere che la mancanza di accuse per frode ed evasione sia il risultato di una “cattiva amministrazione”. Il comitato ha osservato che le condanne e le confische erano molto basse nel periodo 2013-2015, considerando il numero di rapporti inviati dalla FIAU alla polizia.
La Tax compliance unit soffre della mancanza fondi. Quando il comitato PANA si è riunito con l’ufficio di gestione delle entrate fiscali, ha raccolto la testimonianza sulla mancanza di risorse sufficienti per affrontare correttamente lo “scambio spontaneo di informazioni”, richiesto anche da una direttiva UE sulla cooperazione amministrativa. PANA ha osservato che a causa di questa mancanza di risorse l’organismo potrebbe non essere in grado di adempiere i propri doveri.
Restano ombre su Pilatus Bank. Insieme alla banca Berenberg in Germania, la maltese Pilatus Bank non è riuscita a svolgere adeguatamente alcuni adempimenti obbligatori del CDD (Customer Due Diligence), per il controllo dei propri clienti in particolare sul rischio di riciclaggio di denaro.
Malta è risultata “particolarmente non cooperativa”. Ai ministri della Finanza e della Giustizia di 25 Stati dell’UE è stato inviato un questionario dalla Commissione PANA, al quale solo Malta e l’Ungheria non hanno risposto. È stato anche notato che Malta non ha collaborato nemmeno durante il semestre di presidenza UE.
Malta è l’unico Stato membro con un ministro citato nei Panama Papers. Il Ministro del Turismo Konrad Mizzi è stato l’unico esponente di Governo degli Stati membri dell’UE a venire menzionato nei documenti di Panama.
Il Governo ha già risposto alla relazione della commissione PANA, negando la definizione di Malta come un paradiso fiscale e sottolineando che la relazione ha ribadito il rispetto delle norme UE e degli standard OCSE in termini di trasparenza, lotta contro la frode fiscale e il riciclaggio di denaro. Il primo ministro Joseph Muscat ha inoltre promesso di aumentare le risorse per gli organismi regolatori.