Con ormai il 20% della popolazione maltese proveniente da paesi esteri il problema dell’intolleranza c’è, e il Governo è pronto ad affrontarlo.
Gli stranieri a malta sono ormai circa 100.000 e di questi 47.000 sono extraeuropei.
Se provate a scrivere sul Google “Go back in your country “ accanto appare come per magia la parola Malta.
Non è uno scherzo, ben 53.000 europei vivono a Malta e quindi in Europa, pagano le tasse, hanno una e-id card e sempre più spesso si sentono dire in inglese di tornare a casa propria.
Come già constatato in un famoso gruppo su Facebook, i maltesi ad esempio non sono favorevoli a far votare i cittadini europei residenti a Malta neppure alle elezioni europee.
Il governo maltese rendendosi conto di questa deriva razzista e xenofoba di una parte della popolazione vuole correre ai ripari con un piano d’azione.
Rosianne Cutajar il sottosegretario per l’uguaglianza e le riforme ha appena lanciato una consultazione pubblica di 30 giorni proprio su questi temi.
Per redarre questo documento di consultazione sono stati coinvolti rappresentati di varie comunità e minoranze presenti nell’arcipelago maltese.
La reazione positiva da parte dell’Europa non si è fatta attendere, la commissaria europea per l’uguaglianza Helena Dalli ha infatti espresso molta soddisfazione per questa iniziativa da parte di Malta.
Lo stesso ex primo ministro maltese Muscat poco tempo fa aveva spiegato che senza i lavoratori stranieri il governo maltese non avrebbe abbastanza soldi per pagare le pensioni ai cittadini maltesi.
Fonte: tvm.com.mt