Un cittadino siriano di 53 anni residente a Bugibba, è stato condotto in carcere dopo essere comparso davanti ai magistrati con l’accusa di violenze reiterate e furto ai danni della figlia diciottenne.
L’uomo, Amanadi Al Barhumi, era stato arrestato dalla polizia dopo aver alzato le mani sulla figlia Yamamah, all’interno della stessa stazione di polizia di Qawra, dove la ragazza si era recata per denunciarlo.
La storia – raccontata da Yamamah– inizia alla fine di agosto quando la ragazza arriva a Malta dalla Grecia, dove vive con la madre e quattro fratelli e sorelle più piccoli.
Il padre, che è legalmente divorziato dalla madre, aveva più volte chiamato dicendo di essere gravemente malato di cancro.
All’arrivo la ragazza prende una stanza in albergo per tre giorni, ma poi va a soggiornare alla casa del padre.
L’uomo, che non è apparentemente malato, lavora come intonacatore nel settore edile. Una volta che la figlia si trasferisce da lui le chiede di trovarsi un lavoro perché non ha intenzione di pagare per il suo soggiorno. La figlia risponde che non è sua intenzione vivere a Malta ma conta di ripartire al più presto.
Da quel giorno l’uomo la tiene segregata in casa e la picchia ripetutamente. Le ruba inoltre i 3000 euro che aveva portato con sé e le manifesta l’intenzione di darla in sposa a un libico ottantenne «che possiede molti negozi».
Un giorno che il padre l’aveva nuovamente percossa e minacciata con un coltello, la ragazza riesce a scappare dalla casa per raggiungere la stazione di polizia di Qawra, dove il padre la raggunge e la malmena di fronte agli agenti per impedirle di denunciarlo. A quel punto la polizia lo ha tratto in arresto.
Di fronte al magistrato la figlia ha dichiarato di essere disposta a perdonare il padre a patto che le dia almeno 500 euro per poter comprare un biglietto per la Grecia per poter raggiungere la madre e i fratelli. Il padre, dal canto suo, ha sostenuto di aver chiesto i 500 euro in prestito a un amico, così da poterli dare alla figlia.
La Corte ha rinviato la sentenza a venerdì prossimo, confermando l’arresto dell’uomo. Non è stata presentata alcuna richiesta di concessione della cauzione.