Nonostante alcune lacune da colmare, Malta continua ad essere terra fertile per nuovi investimenti per la crescita e lo sviluppo: a rilevarlo sono le stesse aziende dell’isola, intervistate nell’ambito di una ricerca condotta dalla Banca Europea per gli Investimenti.
L’indagine ha coinvolto 178 imprese in tutto il paese e ha rilevato che, sebbene le attività locali non abbiano molti ostacoli dall’esterno per il loro sviluppo, la preoccupazine principale riguarda la mancanza di lavoratori con le competenze necessarie: questo può rappresentare un problema per il 94% degli intervistati.
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Per il 78%, invece, la mancanza di lavoratori qualificati costituisce un vero e proprio ostacolo che limita nuovi investimenti: si tratta del responso negativo, su questo aspetto, più consistente in tutta l’Unione Europea.
Una percentuale elevata di aziende chiede inoltre di agevolare i trasporti con nuove infrastrutture e una viabilità più efficace, nonostante le oggettive difficoltà.
A parte queste criticità, gli investimenti non sembrano avere grossi freni. Più di quattro imprese intervistate su cinque – l’84 per cento – hanno investito nella propria crescita durante l’ultimo esercizio, con un incremento rispetto all’anno scorso del 78 per cento.
Anche gli investimenti in rapporto al numero di dipendenti sono aumentati. La prospettiva resta quindi positiva, considerato che le imprese maltesi, sempre secondo l’indagine, hanno in media livelli di produttività inferiori rispetto ai parametri dell’UE, e quindi necessitano di una spinta proprio attraverso l’innovazione.