La scorsa domenica, 6 settembre 2020, un gruppo di volontari dell’associazione Plastic Free, si è prodigata, con passione e grande senso civico, nella pulizia della spiaggia libera di St Julians.
L‘associazione Plastic Free Odv Onlus è un’associazione di volontariato nata il 26 Luglio 2019 con l’obiettivo di informare e sensibilizzare più persone possibili sulla pericolosità della plastica, in particolare quella monouso, che non solo inquina, ma può essere addirittura letale.
“Nei primi 6 mesi di attività sui social, solo attraverso Facebook – ci racconta Antonietta Di Renzo, la referente di Verona, – abbiamo raggiunto 92.483.817 utenti totali, una media di oltre 510.000 utenti al giorno.
Una delle domande che molto spesso mi pongono, è il perché di una tale sensibilizzazione online. A mio avviso, creare la giusta conoscenza è la prima forma di prevenzione per il nostro pianeta. Usare i social networks e le pubblicazioni di articoli e comunicati stampa sulle varie testate giornalistiche è il modo più veloce per raggiungere tante persone nel minor tempo possibile.
Grazie ai nostri post – continua Antonietta – molti hanno iniziato a prestare attenzione nel proprio quotidiano, risparmiando così tanta plastica.
In Italia la nostra associazione si sta espandendo: adesso vorremmo estendere la nostra attività in altri Paesi, tra Malta, per questo motivo cerchiamo referenti che abbiano voglia di organizzare uscite ecologiche sul territorio per raccogliere la plastica tutelando così il patrimonio ambientale e culturale maltese.
La scorsa domenica 6 settembre qualcosa si è smosso: un gruppo di volontari si è recato nella piccola spiaggia libera di St Julians dove per la maggior parte c’era della microplastica e mozziconi di sigarette. Sono state riempite quattro buste solo di plastica e sigarette, ma sulla spiaggia c’erano anche molti pezzi di vetro, poiché “alcuni sprovveduti bevono birra o vino o vodka e poi spaccano le bottiglie.”
Continua a raccontarci Antonietta: “Abbiamo visto molta plastica, come buste di patatine, merendine, ed altri snacks galleggiare sulle onde del mare, trasportate dalla corrente. Queste bustine di plastica sono molto pericolose soprattutto per i pesci e le tartarughe che scambiandole per meduse se ne nutrono, causando un danno irreparabile all’ecosistema marino. Inoltre, in pochi metri quadrati c’erano tanti mozziconi di sigaretta nonostante li vicino ci fossero i bidoni della spazzatura. I filtri delle sigarette non solo non sono biodegradabili ma rilasciano nell”ambiente i veleni contenuti nella miscela del tabacco.
Lanciamo un appello a tutte le persone che si sentono di partecipare a questo importante impegno chiedendo di mandare una email, anche solo per avere delle informazioni alla nostra mail oppure visitando il sito o su facebook.