A Malta vi sono diversi strumenti che finanziano l’innovazione e la ricerca ma ve ne è uno in particolare che aiuta le imprese fin dai primi momenti, scrive Stefano de Stalis.
Perché aspettare, se avete un’idea originale che nasce da un bisogno, qualcosa che magari avete casualmente messo a punto a casa vostra, quasi per gioco, o per soddisfare una necessità del momento visto che i negozi erano chiusi.
Oppure, un’idea che nasce osservando quello che succede ogni giorno nella vostra città, guidando l’auto per esempio, o lavorando in ufficio, vi pare che manchi qualcosa, oppure che certi processi, anche banali, potrebbero essere svolti in maniera diversa, diciamo, applicando un’innovazione. Ecco, allora, potrebbe essere che quell’idea, se opportunamente sviluppata da un ingegnere o da un ricercatore abbia la potenzialità per essere trasformata in un prodotto da immettere sul mercato.
A questo punto quindi occorre trasformare quello che credete possa essere una buona idea in un progetto e qui comincia la vera sfida. La prima cosa da fare è valutare attentamente l’idea per capire se può effettivamente essere oggetto di ricerca e successivamente essere trasformata in un prodotto che abbia mercato.
Sarà poi necessario fare un piano che sostanzialmente sia in grado di attestare che la vostra idea è una di quelle che avrà successo e potrà, diciamo, nel giro di tre anni raggiungere il break-even point, il punto di pareggio, cioè quella situazione in cui i ricavi coprono i costi e finalmente pensare di poter iniziare a produrre reddito.
Molte imprese fanno questa operazione ogni giorno. Ingegneri e ricercatori nel loro laboratorio cercano nuove soluzioni, sperimentano nuove forme, applicano la chimica per individuare nuovi materiali.
Altre invece, pure essendo creative e con idee originali, tuttavia mancano di quelle competenze interne e capacità di gestione dell’innovazione per svolgere le attività di ricerca richieste e quindi eventualmente sviluppare queste idee in nuovi prodotti e servizi.
Inoltre, pur avendo le competenze tecniche interne in grado di trasformare un concetto o un’idea in una tecnologia, un prodotto o un servizio innovativi, tuttavia hanno bisogno di assistenza per capire se l’idea potrà avere mercato e in quale mercato inserirsi al fine di commercializzare la scoperta.
A Malta vi sono diversi strumenti che finanziano l’innovazione e la ricerca ma ve ne è uno in particolare che aiuta le imprese fin dai primi momenti, in cui è necessario studiare la fattibilità, in modo da evitare errori e costi per un’idea che potrebbe non essere attuabile, brevettabile o avere mercato.
Il prossimo ottobre 2020 si apre un nuovo bando su un programma di sviluppo che si chiama ‘Fusion Development Programme 2020’. Segnalo l’importanza di tale bando anche se sarà accessibile solo a quelle aziende che hanno superato la valutazione nella prima fase.
Fusion è un programma creato per sostenere la ricerca e l’innovazione e consente ai ricercatori di trasformare le loro idee innovative in modo che possano essere pronte per il mercato, è gestito dal ‘Malta Council for Science and Technology’ ed è supportato da fondi del governo maltese. Fusion è stato lanciato nel 2014 e durerà fino alla fine del 2020. Si prevede comunque la riapertura di una nuova fase nel 2021 e quindi è bene prepararsi in modo da essere pronti con i propri progetti.
Il supporto finanziario che è stato stabilito in Voucher è diretto a quelle imprese che si collocano all’interno delle aree cosiddette di specializzazione intelligente identificate nella Strategia Nazionale di Ricerca e Innovazione 2020 di Malta (National Research Innovation Strategy 2020). L’attenzione è rivolta alla ricerca innovativa, al trasferimento di conoscenze e alla creazione di collaborazioni tra enti pubblici e industria con l’obiettivo di trasferire la tecnologia sviluppata su un dato prodotto o servizio.
La specializzazione intelligente è una strategia messa a punto e coordinata dalla Commissione Europea attraverso la quale tutti gli Stati membri si pongono la finalità di promuovere le eccellenze del territorio mettendo a sistema gli sforzi in materia di ricerca e innovazione, al fine di evitare la frammentazione e la sovrapposizioni degli interventi in un’ottica di reciproca sinergia con l’obiettivo di dare al Paese un vantaggio competitivo sugli altri.
Le aree tematiche di Malta per la specializzazione intelligente sono state identificate, come negli altri Stati membri, attraverso un processo che coinvolge una varietà di input, analisi statistiche a livello macro, incontri con soggetti privati e pubblici e organizzazione di focus group incentrati su alcuni settori.
Fusion è composto da due programmi principali, il primo si chiama ‘Commercialisation Voucher Programme e il secondo ‘Technology Development Programme’ che è quello che partirà ad ottobre. Entrambi i programmi sono stati studiati per fornire attività di tutoraggio e supporto finanziario a ricercatori, ideatori, progettisti, ingegneri e scienziati per portare le loro idee sul mercato.
Fusion, praticamente, supporta la valutazione del potenziale di commercializzazione di un’idea prima che venga attuata attraverso una qualsiasi attività di ricerca e sviluppo. Ciò garantisce che, prima di intraprendere effettivamente qualsiasi attività di ricerca e sviluppo, l’inventore sia già informato sulla possibilità di tutelare l’idea attraverso la registrazione della proprietà intellettuale oltre che prendere coscienza del potenziale di mercato e della ricchezza economica che può generare.
Insomma, il programma Fusion mira ad assistere inventori e ricercatori nella valutazione del potenziale commerciale e di mercato delle loro idee.
La prima fase prevede tre Voucher per i primi tre step che dovrebbero essere eseguiti in sequenza e che coprono: 1) La verifica della proprietà intellettuale; 2) I costi della ricerca di mercato e di sviluppo del prodotto; 3) L’impatto economico e il profilo di rischio. L’importo di questi Voucher variano da 4, 5 mila euro per raggiungere l’importo di 15.000 euro nel caso delle spese di prima brevettazione.
Alla prima fase, fa seguito un’altra con ulteriori tre Voucher ad-hoc che possono essere utilizzati per tutto il ciclo di vita del successivo progetto di sviluppo tecnologico e che coprono i costi per il piano aziendale, la domanda di brevetto iniziale e le riunioni con i potenziali investitori.
Lo step di verifica della proprietà intellettuale determina se la ricerca e l’innovazione proposte sono già state sviluppate, protette e se sono di proprietà di altri. La protezione della proprietà intellettuale è fondamentale per promuovere e sfruttare l’innovazione.
Lo step invece che riguarda le ricerche di mercato determinerà se esiste un mercato per la tecnologia stessa, o per altre tecnologie, prodotti e servizi che potrebbero derivarne. In particolare, si studierà la potenziale domanda e la possibile collocazione geografica del prodotto/servizio.
Infine, lo step che riguarda la determinazione dei costi di sviluppo del prodotto fornirà una stima approssimativa di quanto costerà produrre o fabbricare il prodotto, il servizio o la tecnologia che risulterà dall’idea proposta. Questa fase darà una indicazione se vale la pena investire nella proposta di ricerca e innovazione.
La fattibilità di un progetto è determinata dal suo potenziale ritorno dell’investimento. In quanto tale, una proposta deve essere analizzata in termini di risultato e dell’impatto che avrebbe sull’economia in generale. Il terso step del programma va proprio in questa direzione prevedendo un Voucher per coprire il costo di valutazione dell’impatto economico e dell’analisi del profilo di rischio.
Al fine poi di aumentare le possibilità di commercializzazione dell’idea, viene fornito un sostegno finanziario per stabilire con chiarezza quali sono i principali traguardi e gli obiettivi e come raggiungerli. Questo processo viene supportato attraverso il voucher che copre le spese per il piano aziendale.
Come si diceva sopra, verrà data priorità alle proposte progettuali in linea con le aree definite dalla Strategia Nazionale di Specializzazione Intelligente 2020 quali: l’ICT, il turismo, i servizi marittimi, l’aviazione e l’aerospaziale, la salute, la costruzione efficiente degli edifici e le produzioni ad alto valore aggiunto con un focus specifico sul design. Se risultassero residui di fondi anche progetti al di fuori di tali aree verranno presi in considerazione.
Per avere maggiori informazioni su questa misura e per avere un quadro complessivo sugli aiuti nazionali ed europei nonché per predisporre le relative domande di contributo, potete rivolgervi a noi. Sarà sufficiente contattarci scrivendo all’indirizzo email indicato sotto.
Stefano De Stalis
Responsabile Affari Europei e Aiuti di Stato
Sheltons Malta Ltd
[email protected]