Il tasso di disoccupazione dell’area Euro (19 Stati) è stato dell’8,9% nel settembre 2017, in calo sia rispetto al 9,0% dell’agosto 2017 che al 9,9% del settembre 2016. Si tratta del tasso di disoccupazione più basso registrato nell’Eurozona dal gennaio 2009.
Il tasso di disoccupazione registrato all’interno dell’Unione Europea (28 Stati) nello stesso periodo è stato del 7,5%, stabile rispetto all’agosto 2017 e in calo rispetto all’8,4% del settembre 2016. Si tratta del tasso di disoccupazione più basso registrato nell’Unione Europea dal novembre 2008.
I dati sono stati resi pubblici ieri da Eurostat, l’ufficio statistico dell’Unione Europea.
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In termini assoluti i disoccupati all’interno dell’Unione Europea a settembre 2017 sono stati 18.446.000 milioni (sia uomini che donne), di cui 14.513.000 nell’Eurozona. Si tratta di 116 000 disoccupati in meno nell’Unione, di cui 96 000 nell’Eurozona, rispetto al mese precedente e, rispettivamente, di 2.076.000 e 1.463.000 disoccupati in meno rispetto al settembre 2016.
Tra gli Stati membri i tassi di disoccupazione più bassi nel settembre 2017 sono stati registrati nella Repubblica ceca (2,7%), in Germania (3,6%) e a Malta (4,1%). I tassi di disoccupazione più elevati sono stati osservati in Grecia (21,0% nel luglio 2017) e in Spagna (16,7%).
Rispetto a un anno fa il tasso di disoccupazione è diminuito in tutti gli Stati membri, ad eccezione della Finlandia dove è rimasto stabile e in Lituania dove è aumentato (dal 7,6% al 7,7%). Le maggiori riduzioni sono state registrate a Cipro (dal 13,0% al 10,3%), in Spagna (dal 19,1% al 16,7%) e in Grecia (dal 23,4% al 21,0% tra il luglio 2016 e il luglio 2017).