Sono 271 le transazioni finanziare sospette emerse a Malta nel corso del 2015, finite in un documento pubblicato dall’Unione Europea nell’ambito della lotta al riciclaggio di denaro, all’evasione fiscale e al finanziamento del terrorismo.
I movimenti emersi coinvolgono in primis le banche e il settore finanziario, ma anche avvocati, notai, agenti immobiliari e gioco d’azzardo. Nello specifico l’autorità finanziaria maltese ha presentato 181 movimenti provenienti dal mondo della finanza, di 136 dalle banche, e 90 legati ad altri settori. Questi entrano in un maxi faldone contenente 701.957 relazioni su altrettante transazioni eseguite sempre nel 2015 all’interno dell’UE.
Intanto la Commissione Europea ha approvato una nuova direttiva, la quarta, in materia di anti-riciclaggio: una serie di misure per rafforzare le norme già esistenti e fare emergere in maniera sempre più efficace il denaro proveniente da attività illecite.
Vengono così rafforzati gli obblighi di valutazione dei rischi per banche, avvocati e contabili; fissati nuovi requisiti di trasparenza per le imprese da archiviare in un registro a disposizione delle autorità nazionali; agevolato lo scambio di informazioni tra le unità di intelligence finanziaria degli stati membri per seguire le tracce degli spostamenti sospetti; rafforzati i poteri di sanzione delle autorità competenti e create misure coerenti per i paesi extracomunitari che presentano politiche deboli nella lotta al riciclaggio.
Il commissario europeo per la giustizia e la tutela dei consumatori, Vera Jourová, ha invitato gli stati membri a mettere in atto senza esitazioni tutte le misure adottate da Bruxelles per chiudere ogni possibile strada seguita da terroristi e criminali per finanziare le rispettive attività e portare guadagni illeciti nel mercato.