La ricorrenza dei santi Pietro e Paolo è un giorno festivo a Malta ed è una delle celebrazioni più antiche del Paese, precedente all’arrivo dei Cavalieri di San Giovanni all’inizio del XVI secolo. È stato infatti documentato come questa festa fosse celebrata dai cattolici romani sin dal terzo secolo d.C.
La festa dei santi Pietro e Paolo si tiene ogni anno il 29 giugno, sebbene alcuni festeggiamenti inizino già la sera del 28. San Paolo è anche il santo patrono di Malta a causa del suo naufragio sulle sue rive (festeggiato il 10 febbraio) e l’evangelizzazione dell’isola mentre si trovava lì. Non è mai stata invece testimoniata la presenza San Pietro sulle isole maltesi, ma essendo il santo patrono di tutti i pescatori, è anche molto apprezzato a Malta, dove l’industria della pesca è estremamente importante.
La festa dei santi Pietro e Paolo è celebrata da sempre in tutte le isole di Malta e Gozo ed è conosciuta nella lingua locale come “L-Imnarja“, che significa “festa della luce“. La parola L-Imnarja deriva dal latino “luminare”, ossia accendere, a simboleggiare il modo in cui le persone manifestavano la loro gioia accendendo candele e falò durante il giorno di festa, in onore dei due santi.
In origine, la festa era per lo più un evento popolare, oltre ad essere una festa religiosa. Al giorno d’oggi, gli eventi celebrativi si sono spostati da queste radici originali, tranne a Nadur (Gozo), dove continuano molte delle antiche tradizioni.
Purtroppo, quest’anno le celebrazioni non si terranno a causa dell’emergenza Coronavirus.