L’ex Ministro Konrad Mizzi è stato espulso ieri dal gruppo parlamentare laburista dopo che, nella mattinata, si era rifiutato di dimettersi, come chiesto dal premier Abela.
«Non lo sto giudicando sul piano legale, ma su quello politico», ha commentato il premier Robert Abela, dopo che il voto quasi unanime dell’assemblea parlamentare laburista ha decretato l’espulsione dai propri ranghi dell’ex Ministro Konrad Mizzi.
Il voto è giunto martedì sera, dopo una giornata molto tesa, iniziata con la richiesta delle dimissioni «volontarie» di Mizzi, avanzata dal Primo ministro Abela.
Il pomo della discordia, per uno dei più chiacchierati parlamentari laburisti, fino a poco tempo fa considerato astro nascente del partito e possibile successore di Joseph Muscat, è stato lo scandalo della centrale eolica di Enemalta in Montenegro.
L’operazione, costata milioni di euro ai contribuenti maltesi, ha direttamente arricchito quello Yorgen Fenech attualmente sotto processo per l’attentato dinamitardo che ha ucciso Daphne Caruana Galizia.
Nella richiesta di dimissioni, Abela ha menzionato anche lo scandalo dei Panama papers, che ha abbracciato sia Mizzi che l’ex Capo di gabinetto di Muscat, Keith Schembri.
Secondo quanto rivelato dall’agenzia Reuters, Konrad Mizzi beneficiava di entrate per 5000 euro al giorno tramite una sua società panamense. Entrate dovute alla generosità, mai approfondita, della società 17 Black con sede a Dubai e di proprietà di Yorgen Fenech.
Mizzi ha utilizzato Facebook per rispondere al premier: perché lasciare, ha scritto, senza possibilità di difendermi?
Konrad Mizzi, già Ministro dell’energia del primo esecutivo Muscat e poi Ministro del turismo, non è formalmente accusato di nulla. Da qui la dichiarazione di Abela, che ha ritenuto le dimissioni un necessario atto politico.
Dopo il rifiuto di Mizzi il Partito laburista è passato al voto, e con 71 voti a favore su 73, ha espulso l’ex Ministro dalle sue fila.
Adrian Delia, leader dell’opposizione nazionalista, ha commentato che, dopo Mizzi, dovrebbe essere il turno dell’ex premier Muscat a essere espulso. Ma mentre questa ipotesi appare distante, va rilevato che il “sacrificio” di Mizzi è stato senz’altro fatto con l’assenso dell’ex premier, che ancora controlla buona parte dell’assemblea parlamentare laburista.
Parole come pietre sono arrivate ieri dal Ministro degli esteri, Evarist Bartolo, che ha commentato che, tra i premier laburisti del passato, «solo Alfred Sant ha davvero combattuto la mafia maltese».
Tra corruzione, faide interne, recessione globale e pandemia, il Governo di Abela sembra sempre più debole. Forse il sacrificio di Mizzi non basterà a salvare la situazione.