La moda dell’abbattimento delle statue di personaggi storici sbarca anche a Malta, è la volta della Regina Vittoria.
È il nuovo trend radical-chic post COVID-19, statue di Cristoforo Colombo abbattute e monumenti di personaggi del mondo della cultura come Indro Montanelli imbrattati.
Perché allora non abbattere anche quelle degli imperatori romani o quelle dei faraoni egizi noti per migliaia di uomini resi schiavi per centinaia di anni?
Durante l’emergenza Coronavirus esperti di poltrone professionisti erano diventati tutti provetti podisti, adesso dopo l’uccisione di George Floyd in Usa, il mondo è pervaso da esperti storici demolitori.
Qui a Malta il ministro della Cultura Jose Herrera ha bollato come ridicola l’idea di rimuovere la statua della regina Vittoria a La Valletta.
Il ministro ha fatto notare che anche il fondatore di La Valletta, Jean de Valette, era un colonialista.
Le parole di Herrera, riportate dal Times of Malta, recitano:
“Sono completamente in disaccordo con coloro che chiedono lo smantellamento dei monumenti eretti quando Malta era sotto il dominio straniero”
“Sarebbe ridicolo smantellare i monumenti appartenenti a un periodo imperialista. La storia non può essere cambiata e deve essere presa nel contesto di quel particolare periodo storico “
Perché allora non bruciare le bandiere di molti paesi del Commonwealth che hanno conservato l’Union Jack nella loro bandiera nazionale anche dopo l’indipendenza?
Le statue, i monumenti e qualunque testimonianza del passato non devono esprimere solo degli esempi da seguire, ma anche quelli da evitare.