Il 9 giugno scorso il premier Abela aveva annunciato, come misura di sostegno alla crisi provocata dalla pandemia, un bonus di 100 euro, che sarebbe stato assegnato a tutti i residenti al di sopra dei 16 anni. Oggi si scopre che la misura è «riservata ai maltesi».
Vivi da anni a Malta? Sei residente e paghi le tasse? Per te niente buoni del governo!
Contrariamente a quando scritto precedentemente non tutti gli over 16 residenti a Malta riceveranno i 5 buoni da 20 euro dal Governo maltese.
La dichiarazione, fatta dal primo ministro Robert Abela il 9 di giugno, in merito ai vouchers da spendere in negozi, ristoranti ed hotel aveva reso felici molti residenti maltesi.
L’iniziativa era parte del pacchetto economico chiamato “A better tomorrow” (un domani migliore) varato per contrastare la crisi economica post-coronavirus.
In particolare i voucher, da spendersi in hotel, ristoranti e attività simili, erano pensati per aiutare settori gravemente colpiti dalla crisi.
Ora assomigliano di più a una manovra elettorale.
Già da ieri sul gruppo Facebook Expats Malta circolava il post di un cittadino dell’Unione Europea che aveva chiesto delle informazioni ad un operatore del Budget Information Helpline.
L’operatore avrebbe infatti confermato che solo chi è iscritto nel registro elettorale delle elezioni generali (The General Elections Electoral Register for Maltese citizens) aveva diritto ai vouchers.
Quindi anche i cittadini non maltesi che risultano nel registro elettorale dei consigli locali (Local Councils Electoral Register), e quelli iscritti nel registro elettorale dell’UE ( European Union Electoral Reigster) ne sarebbero esclusi.
La conferma arriva proprio adesso da un articolo del Times of Malta, nessun rimborso quindi per residenti che pagano le tasse.
Non è la prima volta che esponenti di questo Governo finiscono nell’occhio del ciclone per «infelici» gaffe nei confronti degli stranieri. Lo scorso 17 marzo era stato il Ministro dell’economia Silvio Schembri a dire che «appena perdono il lavoro gli stranieri devono tornare al loro Paese». Per poi scusarsi il giorno dopo, a frittata fatta.
Il Corriere di Malta esprime un grazie collettivo da parte di migliaia di europei che vivono a casa propria, Malta è infatti Europa.