Quindi, per partire o ripartire con il piede giusto occorre avere chiaro il quadro in modo da non rischiare di sprecare risorse che per alcuni possono essere già scarse, scrive Stefano de Stalis.
Non tutti gli italiani sono a conoscenza degli incentivi anche di tipo fiscale che si possono beneficiare qui a Malta attraverso lo sviluppo della propria attività. In questo periodo molte imprese stanno soffrendo per una riduzione brusca del fatturato a causa del COVID-19, altre hanno dovuto sospendere nuovi progetti in fase di lancio, altre ancora dovranno chiudere. Quelle che riusciranno a sopravvivere sicuramente stanno pensando a come proseguire e magari anche a come sviluppare la propria attività trovando nuove soluzioni tecnologiche.
Visti gli aiuti che sono stati messi in campo in questo periodo o che verranno stanziati prossimamente per favorire la ripresa, qualcuno potrebbe pensare di sviluppare un nuovo progetto o di avviare una nuova attività eventualmente connessa con i nuovi bisogni che via via emergono a seguito di una realtà che sta cambiando a seguito del COVID-19.
Quindi, per partire o ripartire con il piede giusto occorre avere chiaro il quadro in modo da non rischiare di sprecare risorse che per alcuni possono essere già scarse. Se si tratta della costituzione di una nuova attività occorre definire quali sono gli adempimenti per registrarsi come self-employed, se partite da soli per esempio, oppure per costituire una società tenendo conto anche delle agevolazioni, degli incentivi, dei benefici fiscali in essere. Ma questo anche se parliamo di imprese già esistenti. Le norme cambiano.
Per esempio è determinante sapere che se in capo alla società maltese è dovuta un’imposta del 35%, il socio straniero, che sia residente o meno a Malta, ha diritto al momento della percezione dei dividendi, di chiedere il rimborso normalmente dei 6/7 dell’imposta pagata dalla società e quindi, alla fine, andrà a versare di fatto un’imposta del 5%.
Ma vi sono anche altri benefici fiscali di cui tener conto. Per esempio le aziende che in questo momento stanno sviluppando nuove idee e sono in procinto di proteggere e di tutelare le loro invenzioni che nel giro di un anno possono generare grossi utili devono sapere che su quei profitti potranno ottenere un risparmio di imposta.
Lo scorso 13 agosto 2019, Malta ha introdotto un particolare regime fiscale sui brevetti, denominato ‘Patent Box’, che prevede una deduzione dal reddito tassabile di una determinata percentuale calcolata sui costi derivanti da brevetti, modelli di utilità e software protetto da copyright.
Le piccole imprese possono beneficiare del suddetto regime anche sui redditi derivanti da proprietà intellettuale sulla base di un’invenzione che potrebbe essere brevettata a condizione che i costi vengano, attraverso apposita procedura, certificati da parte di Malta Enterprise.
I costi che possono essere inclusi sono anche quelli relativi a spese di ricerca da parte di terzi, acquisto di attrezzature, impianti, materiali e costi del personale purché connessi allo sviluppo e alla registrazione del brevetto.
La percentuale di tale deduzione varia a seconda dell’importo dei costi e del reddito da proprietà intellettuale e è di circa il 95%. Quindi il contribuente andrà a pagare un’imposta solo sul 5% del reddito.
Ma sarà anche utile avere un quadro complessivo ed un riferimento unico sugli incentivi e contributi nazionali ed europei attualmente in vigore. Già abbiamo parlato negli articoli precedenti delle misure gestite dal Ministero degli Affari Europei e da Malta Enterprise, misure che intervengono sia in conto capitale che in conto interesse o attraverso il credito di imposta, vorrei solo ricordare strumenti come Start-Up Finance, Start-Up Advance, Microinvest o SME Growth Scheme tanto per citarne alcune.
Ma prima di analizzare quali sono gli strumenti ed i benefici che si possono utilizzare, occorre fare una fotografia della situazione aziendale ad oggi, verificare bene la situazione contabile, i bilanci, la presenza di tutta la documentazione necessaria per presentare le domande del caso, definendo un piano d’azione che consenta all’impresa di poter proseguire riducendo al minimo il rischio e massimizzando le opportunità che ha davanti. Si tratta praticamente di fare un esame costi benefici prima di riprendere l’attività post COVID-19.
Per qualsiasi informazione e per un aiuto in questo senso, fate riferimento ai contatti riportati sotto. E prima di ogni azione, soprattutto dopo un periodo come questo, ricordatevi di predisporre un piano d’impresa che vi possa dare la tranquillità nel lavoro di ogni giorno. Senza un piano è meglio non partire affatto.
Stefano De Stalis
Responsabile Affari Europei e Aiuti di Stato
Sheltons Malta Ltd
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