Da quando i voli inbound e outbound sono stati bloccati nei vari Stati del mondo, diverse preoccupazioni hanno assalito non soltanto i viaggiatori seriali e i turisti, ma anche l’offerta aeronautica in sé per sé. Le compagnie aeree mondiali non potranno far altro che riallestire le cabine dei velivoli nel rispetto delle disposizioni dell’OMS e della IATA, l’organizzazione che stabilisce gli standard aeronautici per il trasporto aereo a livello globale.
In questi giorni, diversi giornalisti ed esperti di settore stanno avanzando proposte di riorganizzazione degli interni dei vettori che garantiscano il massimo distanziamento dei sedili l’uno dall’altro nonché il rispetto delle prassi igieniche durante il volo. Si starebbe pensando di puntare su poltrone più lunghe o anche invertite rispetto alla direzione di marcia oppure di progettare il posto a sedere a mo’ di cabina telefonica per assicurare l’assenza di contatto tra un passeggero e l’altro.
Quelli che potrebbero sembrare prototipi un po’ azzardati sono in realtà soluzioni ingegneristiche volte a rispondere alle nuove esigenze di policy aziendale che il settore dell’aviazione si trova ora ad affrontare. Alcuni esperti di settore propongono ad esempio di portare i servizi della business class in economy e di rivedere con attenzione i sistemi di aerazione all’interno dei vettori. I viaggiatori potrebbero, poi, dover chiedere al personale di bordo di andare in bagno di volta in volta, in modo da non creare alcuna fila o assembramento lungo i corridoi.
Un duro colpo per le compagnie low-cost sarà senz’altro l’inevitabile rallentamento delle operazioni di pre-decollo e post-atterraggio, dovuto alla necessità da parte del personale aeroportuale di garantire la sicurezza al check-in, al controllo bagagli e ai gate d’imbarco. La collaborazione da parte dei passeggeri sarà indispensabile in tal senso: i viaggiatori dovranno attendere tempi più lunghi (stimati in 4 ore di attesa) una volta entrati in aeroporto fino all’uscita dal gate. Per rendere più rapide le operazioni di imbarco, si sta pensando di optare per l’uso di tecnologie di ultima generazione, quali l’identificazione biometrica del volto tramite apposito scanner: una soluzione che eliminerebbe le carte di imbarco e altri documenti di viaggio.
Una cosa è certa per adesso: gli aerei non potranno più volare a pieno carico. Le disposizioni di distanziamento faranno sì che i vari vettori non potranno superare un load factor (altrimenti detta “capacità di carico”) del 40%, il che comporterà anche un aumento del costo del biglietto aereo. Diverso è il caso dei vettori di bandiera quali Alitalia e Air France: mentre si avvalgono di sussidi statali per tenere i velivoli a terra, iniziano a proporre pacchetti di viaggio per la primavera del 2021 al fine di ammortizzare le perdite nette dei voli mancati o cancellati durante la pandemia.