«Abbiamo accusato il colpo, ma l’abbiamo già metabolizzato. Siamo proiettati al futuro per un 2021 grandioso» Sara Bittarelli, la direttrice di Singita, ci racconta come il suo settore è stato colpito dalla pandemia del nuovo Coronavirus.
Continua l’inchiesta a puntate del Corriere di Malta, con una serie di interviste ai lavoratori italiani impiegati in diversi settori, qui nell’arcipelago maltese.
Sara Bittarelli è la direttrice di Singita, il beach club che ha preso il posto del noto Riviera, inaugurato nella cornice naturale di Ghajn Tuffieha nel maggio del 2018.
Che cosa è cambiato nel tuo lavoro dal 7 marzo 2020?
Dal 7 marzo abbiamo continuato a lavorare per una decina di giorni con flussi che diminuivano gradualmente. Per fare anche noi la nostra parte nella lotta contro questo virus abbiamo deciso di chiudere definitivamente, in accordo con i nostri ragazzi dello staff. Da allora siamo chiusi e in attesa della ripartenza che sappiamo bene sarà graduale ma non vediamo l’ora di ricominciare.
Cosa ne pensi delle misure prese dal Governo maltese in generale e in particolare nel tuo settore?
L’emergenza ha inevitabilmente provocato una grande confusione. Per quanto riguarda noi aziende, siamo in attesa che deliberino quegli aiuti che il Governo offrirà certamente. Degli interventi economici a favore delle imprese sono necessari e siamo fiduciosi.
Quali sono le conseguenze economiche ed emotive che hai subito a causa di queste misure?
Pesanti. Economicamente l’isolamento del Paese ha prodotto una situazione che ha azzerato il lavoro nella sua totalità. In questi due mesi abbiamo perso centinaia di migliaia di euro di entrate con dei costi fissi di affitto che non vengono modificati. Moltissime attività sono in questa situazione.
Moralmente, abbiamo accusato il colpo, ma l’abbiamo già metabolizzato. Con la testa siamo già alla fase 2, proiettati al futuro per cercare di limitare i danni questa stagione e fare un 2021 grandioso.
Quando pensi che, nel tuo settore, si possa tornare alla normalità?
Non appena riaprono i voli e gradualmente scende il livello di allarmismo legato a questa Pandemia. Sui tempi incidono fattori legati anche ad altri Paesi, ma Malta tornerà ad essere meta turistica importante in breve.
Pensi che il Governo avrebbe dovuto o dovrebbe fare qualcosa in più per sostenere il tuo settore?
Assolutamente si. Il turismo per Malta rappresenta una ricchezza inestimabile e in questi ultimi dieci anni si è fatto un lavoro egregio. Il Governo sa che deve assolutamente proteggere quello che è stato fatto, sostenendo economicamente per il 2020 l’intera offerta turistica del Paese.