Dopo due mesi di lockdown, la fuga verso la propria patria di migliaia di lavoratori e l’aeroporto chiuso ai turisti, i prezzi degli affitti registrano cali consistenti.
Anche se alcuni si fanno ancora abbindolare con affitti salati pre-Coronavirus, i prezzi degli immobili sono scesi considerevolmente.
Con un’offerta che supera di molto la domanda, alcuni affitti sono calati anche del 50%.
I dati sono stati confermati da Steven Mercieca, CEO e co-fondatore di Quicklets. In questo momento, dice, ci sono molti appartamenti sfitti, ben 6.845 immobili sotto i 1500 euro.
Chi ha perso il lavoro e non ha ottenuto un abbassamento degli affitti, ha cercato una casa più economica fra le molte disponibili.
Molti expats sono invece tornati nel loro paese natale con i rientri organizzati dalle ambasciate.
Sempre secondo Quicklets cali fino al 38% si sono registrati in zone molto richieste come Pietà, Gżira e St Julian.
Ci sono alcuni padroni di casa che invece hanno preferito lasciare le case sfitte pur di non abbassare il prezzo dell’affitto, non consci del reale valore delle proprie case.
Appartamenti che cinque anni fa costavano 600€, sino a prima dell’emergenza COVID-19 ne costavano 1000.
Monovani che a Valletta venivano affittati sino a 100€ al giorno, sono al momento affittati a 400€ al mese.
Secondo Mercieca i costi degli affitti potranno risalire solo quando turisti e lavoratori potranno nuovamente viaggiare verso Malta.
Il nostro consiglio è quello di non accettare affitti che non siano più bassi del 20-30% rispetto al periodo precedente alla pandemia.
In caso di rinnovi di contratto chiedere uno sconto, e se il padrone di casa non dovesse accettare cercarsi una nuova sistemazione.
Fonte: Times of Malta