Sono state molte le multinazionali che, in occasione della pandemia globale, hanno effettuato donazioni al personale sanitario di prima linea.
Nell’arcipelago maltese, la Coca Cola ha sede a Marsa e impiega più di 250 persone tra Malta e Gozo nella produzione, nella gestione e nella distribuzione dei 500 marchi di bevande legati al brand. A fine aprile, la Coca-Cola Foundation ha elargito 50.000 dollari alla Bodossaki Foundation, un’organizzazione non-profit con sede ad Atene impegnata nel rafforzamento del benessere sociale a livello globale. Il finanziamento si è tradotto nella donazione di 8.000 mascherine FFP3 al personale sanitario maltese, nell’ambito dell’attuazione del programma “Emergency Relief COVID-19 Malta” della ONG greca.
Il programma umanitario volto ad arginare la pandemia di COVID-19 ha riguardato anche la donazione di prodotti sanitari e beni di prima necessità ad un certo numero di organizzazioni maltesi impegnate nella protezione dei cosiddetti “gruppi vulnerabili”. Diabetici, donne in gravidanza e cardiopatici sono solo alcune delle fasce deboli della società alle quali vengono rivolte le attenzioni più cautelative delle misure anti-coronavirus già adottate dal governo maltese.
Tra le organizzazioni non-profit locali coinvolte nel programma “Emergency Relief COVID-19 Malta” compare anche il nome della The Malta Foundation for the Wellbeing of Society, una ONG fondata dalla ex Presidente di Malta Marie-Louise Coleiro Preca con sede a Floriana. Con il Food Aid Program, la ONG presidenziale maltese sta già provvedendo a soddisfare le esigenze di sussistenza nutrizionale di più di 900 famiglie locali, ma non solo: sta anche donando prodotti sanitari ai professionisti della salute che gestiscono i tamponi e i call center di COVID- 19.
A livello globale, la Coca-Cola Company, insieme ai suoi partner di imbottigliamento e alla Coca-Cola Foundation, sta contribuendo con oltre 120 milioni di dollari al soccorso delle vittime della pandemia. L’ingente spesa per fini umanitari è rivolta al potenziamento delle attrezzature ospedaliere, al sostegno del personale medico e infermieristico e alla fornitura di cibo destinato ai gruppi vulnerabili.