In seguito a una interrogazione parlamentare il Ministro degli Interni Byron Camilleri ha comunicato che le persone accusate di riciclaggio di denaro sono passate da 16 nel 2018, a 12 nel 2019.
C’è da dire che molte delle denunce e delle indagini sono ferme da un paio di mesi a causa della chiusura dei tribunali per l’emergenza COVID-19.
Negli anni precedenti lo scandalo Panama Papers, che ha coinvolto l’ex ministro Konrad Mizzi e l’ex capo di gabinetto Keith Schembri, i numeri erano più bassi.
Le accuse per riciclaggio erano state infatti solo 5 nel 2015, e 6 nel 2016, i numeri quindi risultano raddoppiati.
Dopo il 2017 e l’omicidio di Daphne Caruana Galizia l’Europa ha sollecitato il governo maltese a rafforzare la lotta contro il riciclaggio di denaro.
Il test di controllo del Moneyval, effettuato nel settembre 2019, non è stato però superato da Malta, ed il termine per rientrare nei parametri prefissati scade fra quattro mesi.
Se il test non dovesse essere superato una seconda volta, Moneyval chiederebbe alla Financial Action Task Force di porre Malta sulla “gray list”.
Questo status comporterebbe procedure di monitoraggio rafforzate.
Al momento su Konrad Mizzi, Keith Schembri, Brian Tonna e Adrian Hillman, gravano solo ragionevoli sospetti di riciclaggio di denaro, ma non sono mai stati perseguiti dalla polizia maltese.
Fonte: lovinmalta.com