Una condotta ricerca della Malta Employers’ Association, l’organizzazione che raggruppa i datori di lavoro, conferma che molti posti di lavoro sono a rischio a causa dell’emergenza COVID-19.
Infatti anche se al momento la maggior parte delle aziende è riuscita a non licenziare i propri dipendenti, molti di essi si ritroveranno senza lavoro se la situazione non dovesse cambiare dopo questo mese di maggio.
Sono ben il 91% le aziende che, nonostante la crisi attuale, non hanno effettuato licenziamenti.
Dal mese di giugno però questa percentuale potrebbe salire al 31%.
La ricerca è stata condotta su ben 346 aziende nel territorio maltese. Di queste solo il 9% ha licenziato un quarto dei dipendenti.
I lavoratori coinvolti dallo studio sono stati 40.000, ed il 72% dei datori di lavoro non ha lasciato i propri dipendenti a casa senza uno stipendio.
Solo il 52% di queste aziende possono richiedere il sostegno del governo maltese, che prevede fino a 800 euro per i lavoratori full-time.
Il 73% delle aziende coinvolte hanno lavoratori che lavorano in remoto da casa, altre utilizzano la videoconferenza o l’e-commerce.
La MEA, in seguito a questi rilevamenti, ha chiesto al Governo di estendere gli aiuti ad un maggior numero di imprese, rivedendo gli affitti commerciali, abbassando le aliquote IVA, e riducendo le bollette di acqua ed energia elettrica.
L’associazione ha inoltre auspicato una maggiore flessibilità di Identity Malta, estendendo i premessi di lavoro ai dipendenti extracomunitari.
Fonte: tvm.com.mt