“La situazione epidemica del COVID- 19 ha messo a dura prova tutto il settore del commercio”: si apre così l’intervista a Paolo Parisi, l’imprenditore milanese titolare di tre Vape Shop localizzati a Msida, Sliema e Gzira. Lui è uno degli italiani a Malta che qui risiedono e lavorano e che, in maniera diversa, sono stati colpiti dalla pandemia del nuovo Coronavirus.
Inizia oggi l’inchiesta a puntate del Corriere di Malta, con una serie di interviste ai lavoratori italiani impiegati in diversi settori, qui nell’arcipelago maltese.
Paolo Parisi vive a Malta dal 2017 ed è appassionato di tecnologie all’avanguardia nel mondo delle sigarette elettroniche. Ha aperto il primo Vape Shop a Msida con il preciso obiettivo di creare a Malta un ambiente di convivialità dove non ci si limita alla mera compravendita di prodotti, ma da cui attingere informazioni sullo strumento che permette di ridurre i danni causati dal fumo di tabacco e derivati .
Che cosa è cambiato nel tuo lavoro dal 7 marzo 2020?
La situazione epidemica del COVID- 19 ha messo a dura prova tutto il settore del commercio e dal 7 Marzo 2020 abbiamo dovuto convertire il nostro modello di business da quello fisico al digitale pubblicando il negozio online www.thesteamhouse.shop con non poche difficoltà tecniche e organizzative.
Subito ci siamo resi conto che non era sufficiente e la grande sfida l’abbiamo vinta istituendo un canale preferenziale a valore aggiunto di Customer Service per garantire all’utenza maltese un adeguato supporto tecnico e commerciale erogato a distanza.
Cosa ne pensi delle misure prese dal Governo maltese in generale e in particolare nel tuo settore?
Penso che il programma economico offerto come supporto alle aziende maltesi dichiarato dal Governo sia degno di un Paese economicamente stabile come Malta ma serve un boost di sostegno ulteriore che solo le banche possono dare quali intermediari preferenziali tra il Governo e le Aziende e sfortunatamente ciò non sta avvenendo.
Quali sono le conseguenze economiche ed emotive che hai subito a causa di queste misure?
Alla data del 2 maggio 2020 non ho ancora ricevuto dal Governo nessun sostegno economico a copertura parziale degli stipendi dei nostri dipendenti. Questo è un problema inspiegabile: il Governo da tempo ha dichiarato di aver stanziato importanti somme di denaro per supportare gli imprenditori per evitare licenziamenti ma credo che l’apparato burocratico tenga un passo diverso dalla volontà espressa dal Primo Ministro maltese creando un danno di immagine politica che si sarebbe potuto evitare. Per quanto riguarda le conseguenze emotive è meglio non parlarne: ogni giorno il mio impegno prioritario è quello di proteggere il mio business e i miei preziosi collaboratori garantendo loro una normale sostenibilità economica in questo drammatico periodo nell’attesa che tutto torni alla normalità.
Quando pensi che, nel suo settore, si possa tornare alla normalità?
Avremmo dovuto aprire i nostri negozi Lunedi 4 Maggio come a molte altre attività commerciali non essenziali quali gioiellerie, profumerie, abbigliamento ecc è stato concesso. Purtroppo i Vape Shop dovranno restare chiusi fino a fine Maggio e questo non ha alcun senso. Non trovo nessuna differenza d’esercizio tra il Vape Shop e la profumeria o la gioielleria, attendo fiducioso una modifica al provvedimento diramato .
Pensi che il Governo avrebbe dovuto o dovrebbe fare qualcosa in più per sostenere il tuo settore?
A Malta fino al 2018 utilizzavamo l’insegna VAPING MALTA STORE, ma il Ministero della Salute ci ha intimato a rimuoverla sostenendo che la parola VAPING o la parola SIGARETTE ELETTRONICHE fosse, come nel settore del tabacco, pubblicità vietata dalla legge maltese. Dunque come possiamo indicare all’utenza che nei nostri punti vendita si commercializzano sigarette elettroniche? Le insegne dei nostri negozi sono state cambiate con la dicitura THE STEAM HOUSE ma questo rende difficile dare la giusta visibilità di ciò che facciamo. Si pensi che nel luglio 2019 il governo inglese ha annunciato un piano per creare una generazione libera dal fumo dal 2030 e il Public Health England ha evidenziato come le sigarette elettroniche sono per il 95% meno dannose di quelle tradizionali. Le autorità sanitarie britanniche le considerano un’alternativa efficace che potrebbe aiutare ogni anno 70 mila fumatori inglesi a dire addio alla sigaretta, come ha dimostrato uno studio pubblicato pochi mesi fa. Spero vivamente che anche il Governo maltese possa muoversi nella medesima direzione.