Matthew Caruana Galizia, uno dei figli di Daphne Caruana Galizia, ha scritto un post su Facebook per condividere i primi momenti dopo l’esplosione che ha ucciso la madre.
Queste le sue parole:
Mia madre è stata assassinata perché si trovava tra la legge e coloro che cercavano di violarla, come molti giornalisti coraggiosi. Ma lei era presa di mira anche perché era l’unica persona a farlo. Questo è ciò che accade quando chi rappresenta le istituzioni è inadatto: l’ultima persona a restare in piedi è spesso un giornalista. Che diventa la prima persona a essere uccisa.
Non dimenticherò mai la corsa nell’inferno di quel campo, cercando di trovare un modo per aprire la porta dell’auto, e urlando verso due poliziotti che si sono presentati con un solo estintore. Mi hanno fissato. “Mi dispiace, non c’è niente che possiamo fare”, ha detto uno di loro. Ho guardato intorno ho visto parti del corpo di mia madre. Ho capito che avevano ragione, non c’era speranza. “Chi c’è in macchina?” mi hanno chiesto. “Mia madre, morta a causa della tua incompetenza”.
Questa è una guerra. Siamo un popolo in guerra contro lo Stato e la criminalità organizzata, che sono diventati indistinguibili.
Poche ore dopo, mentre quel pagliaccio di un Primo Ministro stava facendo dichiarazioni al Parlamento su di una giornalista che per più di un decennio ha demonizzato e attaccato, uno degli agenti di polizia che dovrebbero essere incaricati di indagare sull’omicidio, Ramon Mifsud, ha scritto su facebook “Ognuno ottiene quello che merita”.Sì, è qui che siamo: uno stato di mafia dove puoi cambiare il tuo gender sulla carta d’identità (grazie a Dio!), ma dove vieni ridotto a pezzi per esercitare le tue libertà fondamentali.
Come siamo arrivati qui? Il Governo a Malta ha consentito la diffusione di una cultura di impunità. È comodo per il Primo Ministro di questo Paese affermare che non “riposerà” finché non si trovano i responsabili, mentre guida un governo che incoraggia quella stessa impunità. Ha riempito prima il suo ufficio e poi la polizia di truffatori e imbecilli, poi ha riempito i tribunali con truffatori e incompetenti.
Se le istituzioni avessero fatto il loro dovere, non ci sarebbe nessun assassinio su cui indagare, e io e i miei fratelli avremmo ancora una madre. Joseph Muscat, Keith Schembri, Chris Cardona, Konrad Mizzi, il procuratore generale e la lunga lista di commissari di polizia che non hanno agito: siete complici. Siete responsabile di questo.