Dopo aver portato a termine sabato scorso la più grande operazione anti-droga mai vista a Malta arriva la resa dei conti in tribunale per i trafficanti finiti in manette.
Gli accusati sono il maltese Rudolph Said, 35 anni di Fgura, insieme ai cittadini italiani Angelo Penna, 60 anni, e Cristoforo Paratore, 42 anni, entrambi di Catania. Il procuratore capo Kevin Pulis ha fornito ai magistrati un resoconto dettagliato della vicenda che si è conclusa giovedì scorso, con gli arresti e il sequestro di 550 chilogrammi di cannabis.
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Tutto è partito da un movimento sospetto notato dagli agenti di polizia che stavano pattugliando l’area esterna al parcheggio di Portomaso, a Paceville: un uomo si è avvicinato a un veicolo Peugeot bianco, per poi lasciare all’interno una borsa nera.
Successivamente un altro uomo, poi identificato in Rudolph Said, si è avvicinato al veicolo, ed è stato a questo punto che la polizia è entrata in azione. La borsa lasciata all’interno della vettura conteneva al suo interno circa 20 chilogrammi di una sostanza sospetta, che poi si è confermata essere resina di cannabis.
L’altro sospetto, visto lasciare la borsa e poi uscire dal parcheggio sotterraneo, è stato arrestato e identificato in Angelo Penna, che era in possesso della chiave di una Fiat Multipla che ha affermato appartenere a Cristoforo Paratore, terzo sospetto, raggiunto nelle vicinanze. Tutti e tre gli uomini sono finiti così in manette.
L’operazione è stata poi sospesa temporaneamente a causa di un malore accusato da Penna, che ha lamentato forti dolori al petto ed è stato trasportato al Mater Dei per essere sottoposto a esami medici e tenuto sotto osservazione per 24 ore.
Una volta uscito dall’ospedale, l’uomo è finito di nuovo nelle mani della polizia e riportato a Portomaso, dove ha mostrato un furgone all’interno del quale sono stati trovati, ben nascosti, soldi in contanti. Le indagini si sono poi spostate a Fgura dove, all’interno di un garage appartenente a Paratore, la polizia ha scoperto due furgoni Fiat Ducato immatricolati in Italia.
È stato recuperato al loro interno la grande quantità di droga leggera e i restanti contanti, presumibilmente provenienti dalle attività di traffico illecito. I due italiani avrebbero guidato i furgoni fino a Pozzallo, per poi imbarcarsi in Catamarano e approdare a Malta.
Entrambi i veicoli sono stati sequestrati dagli investigatori per ulteriori controlli, mentre le indagini sono ancora in corso. Durante i primi interrogatori il maltese Said, che lavora come fattorino, ha scelto di non rispondere a molte domande. Paratore ha invece negato qualsiasi coinvolgimento negli affari di droga, affermando di essere arrivato a Malta per aiutare l’amico a scaricare dei farmaci in consegna. Penna, l’ultimo accusato, ha infine sostenuto di non essere a conoscenza del carico di droghe ben nascoste in uno scomparto interno al suo furgone, mentre ha ammesso di essere stato incaricato alla consegna dei 20 kg di resina presenti nella borsa, per un guadagno di 3.000 euro.