La diffusione del Covid-19 ha causato la caduta del prezzo del petrolio e il conseguente calo del prezzo dei carburanti in tutto il mondo, ma non a Malta, dove l’ultima modifica dei prezzi è stata apportata nell’agosto 2019.
Tra i tanti effetti causati dalla diffusione del Covid-19 nel mondo, uno particolarmente importante sotto il profilo economico è stato la caduta del prezzo del petrolio, che ha, di conseguenza, portato a un calo del prezzo dei carburanti in tutto il mondo, ma non a Malta.
Questo è dovuto alla politica di copertura dei prezzi, introdotta dai laburisti nel 2013 poco dopo l’elezione di Joseph Muscat come Primo Ministro, che prevede un blocco di più mesi dei prezzi dei carburanti. Questa misura, introdotta per fornire stabilità al mercato e che consente alle imprese di finanziare i costi di trasporto a lungo termine, offre protezione contro un improvviso picco dei prezzi del carburante, ma, nella situazione attuale, non consente ai consumatori di beneficiare di carburante a prezzo più vantaggioso.
L’ultima revisione dei prezzi, avvenuta nell’agosto 2019, aveva portato ad un aumento di 0.05€ al litro sia per la benzina che per il gasolio, saliti quindi rispettivamente a 1.41€ al litro e a 1.28€ al litro, prezzi che, in quel momento, erano leggermente al di sotto della media europea.
Nelle ultime settimane, però, i prezzi nei Paesi europei sono calati notevolmente e, secondo i dati pubblicati dalla Commissione Europea nel suo bollettino petrolifero del 6 aprile, Malta ha attualmente il terzo prezzo più alto sia della benzina che del gasolio tra i Paesi dell’UE, preceduta solo da Italia e Paesi Bassi nel primo caso e da Svezia e Italia nel secondo.
Il Paese europeo con il prezzo più basso della benzina è attualmente l’Ungheria, dove costa solamente 0.83€ al litro mentre quello con il prezzo più basso del gasolio è il Lussemburgo, dove costa 0.90€ al litro. A livello mondiale, invece, il paese più economico è, in entrambi i casi, l’Iran, dove i prezzi sono irrisori: 0.08€ al litro per la benzina e 0.02€ al litro per il gasolio. È doveroso ricordare, però, come questi beni siano stati razionati a partire dal novembre 2019 a causa delle difficoltà economiche causate, almeno in parte, dalle sanzioni americane.
Tuttavia, il 9 aprile, è stato siglato un accordo tra l’Organizzazione dei Paesi esportatori di petrolio (OPEC) e la Russia, sostenuta anche dal presidente americano Donald Trump, che prevede il taglio della produzione di petrolio al fine di impedire il collasso dei prezzi.
L’accordo ha portato ad un leggero rialzo del prezzo del petrolio nella giornata di lunedì 13 e, se il trend dovesse confermarsi, potrebbe portare a una graduale ripresa del prezzo dei carburanti.