In una interessante intervista rilasciata al quotidiano in lingua inglese «The Malta Independent», Enrico Bradamante di iGEN tasta il polso all’industria dell’iGaming, e fa delle previsioni post Covid-19.
Tutti stiamo vivendo sulla nostra pelle l’esperienza dell’emergenza Coronavirus, un evento che ha colpito tutte le attività umane, come i rapporti interpersonali, la scuola, ed ovviamente anche il mondo del lavoro.
L’industria dell’iGaming non fa eccezione, e Malta è ormai diventato un vero e proprio HUB internazionale per questo settore.
Con tutti gli eventi sportivi sospesi, quello a pagarne più duramente le conseguenze è stato indubbiamente il settore del betting.
La compagnia iGEN che ha sede a Malta nasce nel 2018, e rappresenta ben 21 aziende leader nell’iGaming, ecco alcuni estratti dell’intervista al suo presidente Enrico Bradamante:
“Il settore dei giochi sta ovviamente subendo un impatto, poiché la maggior parte delle società di iGaming offre anche scommesse sportive. Attualmente, poiché la maggior parte degli eventi sportivi (tornei di calcio, il campionato europeo, Wimbledon e le Olimpiadi, ecc.) sono rinviati o cancellati, tali società stanno subendo un effetto negativo immediato e lo stanno prevedendo per il resto dell’anno. ”
Se da un lato il betting è fermo, e ci sono già stati dei licenziamenti, dall’altro l’industria dell’iGaming sta approfittando di questa emergenza interessandosi agli e-sport.
I cosiddetti “sport virtuali” infatti potrebbero essere il futuro di questo settore.
“Abbiamo visto alcune aziende dover lasciare andare il personale, ma i numeri sono molto bassi e l’aspettativa è che questi professionisti troveranno un nuovo impiego abbastanza rapidamente poiché c’è ancora una carenza di risorse, specialmente per il personale più esperto.”
I pacchetti di aiuti varati nelle scorse settimane per sostenere le aziende si applicano ai casino tradizionali, ma non per le aziende dei giochi online, ma secondo Bradamante il governo maltese è in trattativa con il settore iGaming per degli aiuti finanziari specifici.
Non è al momento prevedibile né quando l’emergenza Coronavirus rientrerà, né che conseguenze avrà per l’iGaming.
Secondo il Bradamante che è anche CEO di Maverick Slots, quello dell’iGaming è un settore flessibile e in rapida evoluzione, basti vedere l’adattamento dei suoi dipendenti al remote working.
“La maggior parte delle aziende di iGaming, come molte altre aziende ad alta tecnologia, ora ha i propri dipendenti che lavorano da casa. Anche se questa è una necessità in questo momento, potrebbe avere un effetto duraturo. Potremmo vedere le aziende optare per uffici più piccoli, in modo che una parte della forza lavoro sarà basata in ufficio, mentre il resto lavorerà in remoto, potenzialmente su base di rotazione. ”
Non ci sarà nessun abbandono in massa da parte delle aziende dell’iGaming:
“Come industria, siamo molto impegnati e a nostro agio con Malta come sede dell’eccellenza del gioco e sentiamo anche un elemento di responsabilità. Il settore dei giochi è la seconda industria più grande di Malta, subito dopo il turismo. Abbiamo la responsabilità di andare avanti, soprattutto durante questo periodo di incertezza. ”
Il settore dei giochi online a Malta è secondo solo a quello del turismo, e rappresenta il 13,6%del PIL.