L’europarlamentare Ana Gomes del partito socialista portoghese, ha espresso perplessità in merito al regime fiscale maltese, ed alla scarsità dei controlli che negli ultimi anni hanno attirato capitali e investimenti da molte parti del mondo e da paesi membri della UE.
Sono moltissimi gli imprenditori europei, fra i quali spiccano numerosi gli italiani, che hanno aperto aziende a Malta, ma molti di questi in realtà non hanno mai messo piede sull’isola. Si tratta infatti di vere e proprie di società di comodo. Secondo Ana Gomes, Malta è diventata un vero e proprio paradiso fiscale all’interno della comunità europea, dove finanzieri, manager, politici , vip, ma anche persone vicine alla malavita organizzata, aprono aziende per poter pagare meno tasse rispetto ai paesi d’origine, nascondendo inoltre i flussi di denaro da occhi indiscreti.
Sempre secondo le dichiarazioni dell’europarlamentare portoghese, Malta non è certo l’unico paese dove il denaro viene riciclato — vengono menzionati anche Cipro e Madeira, tra gli altri — ma è sicuramente uno dei più ambiti in questo momento. Ana Gomes insiste che questo buco nei controlli da parte della Comunità Europea dovrà essere colmato al più presto, aggiungendo inoltre che la mancanza di risorse naturali da parte di Malta, non è certo una giustificazione nell’approfittare di un vuoto nelle regolamentazioni e nei controlli da parte della UE.