Dopo il Canada è Malta a fare da apripista in Europa nell’introduzione del terzo genere in passaporti e carte di identità.
Già dallo scorso 6 settembre i cittadini maltesi hanno infatti una scelta aggiuntiva oltre alle classiche opzioni maschio e femmina: possono infatti identificarsi con una X nella casella relativa al proprio sesso di appartenenza.
Ad annunciare la novità è stato il Ministro delle Pari opportunità, Helena Dalli, che ha spiegato come l’introduzione della indefinita terza opzione sessuale rientri nell’ambito di una ben precisa politica mirata a «riconoscere ogni persona nel modo in cui desidera identificarsi», riconoscendo a tutti la libertà di essere sé stessi.
Una dura critica all’iniziativa maltese arriva dall’Italia attraverso l’associazione cattolica Famiglia Domani, che dal proprio sito Osservatorio Gender commenta: «Dopo l’introduzione delle unioni civili per le persone dello stesso sesso del 2014, con inclusa l’adozione di minori, e l’approvazione della legge del luglio 2017 che permette alle persone omosessuali di sposarsi in matrimonio, Malta, un tempo cattolica, compie un ulteriore balzo in avanti nel suo processo di ossequioso allineamento al diktat etico internazionale in materia di gender e sessualità. Un folle ed ideologico piano per il quale non è la realtà oggettiva a definire ciò che siamo ma la soggettiva e sempre mutevole percezione di ciascuno».