Il Ministro delle finanze Edward Scicluna ha fatto il punto sulle misure che il governo adotterà per arginare le “debolezze” del sistema maltese in materia di lotta al terrorismo e al riciclaggio di denaro.
«Occorre un rafforzamento di tutti gli anelli deboli del sistema»; così Scicluna ha aperto la conferenza stampa con i giornalisti del quotidiano in lingua inglese Times of Malta al termine del seminario. L’incontro è stato organizzato la settimana scorsa da Scotland Yard, il servizio di polizia della regione della Great London, nel Regno Unito.
Dal seminario è emersa l’urgenza di spezzare il “monopolio” che caratterizza la struttura organizzativa del corpo di polizia maltese nell’ambito della gestione di casi di reati finanziari.
«Non basta una sola unità per combattere la criminalità organizzata», ha sostenuto Scicluna. «Questo è evidente da altri Paesi, anche vicini, ad esempio Italia, Regno Unito, Germania, i quali dispongono di varie agenzie o forze dell’ordine che cooperano tra loro, senza che nessuna di esse detenga un “monopolio” (quanto a funzioni e responsabilità). Qualcosa che a Malta ha creato problemi nella maggior parte dei casi», ha proseguito.
Il Ministro delle finanze ha tenuto a precisare che il governo ha già provveduto a fare una prima scissione delle funzioni all’interno del corpo di polizia. Il pubblico ministero è stato separato dalla procura generale e la rottura del “monopolio” proseguirà con l’istituzione di un’agenzia speciale per la gestione dei grandi casi di crimini finanziari, che indagherà in collaborazione con la polizia.
Sulla scia dello scandalo dei Panama Papers e dell’omicidio della giornalista Daphne Caruana Galizia, è stato puntato il riflettore sul secondo anello debole del sistema: l’impreparazione della polizia nella gestione di crimini economici e la sua riluttanza a perseguire casi di riciclaggio di denaro sporco e finanziamento del terrorismo. «Non si può semplicemente risolvere la questione aumentando le risorse e la forza lavoro, cosa che comunque stiamo già facendo, ma credo che sia anche una questione di competenze e livello di esperienza», ha dichiarato Scicluna.
Non è un caso che, tra il 2015 e il 2018 la Financial Intelligence Analysis Unit di Malta (FIAU) abbia inoltrato alla polizia maltese nove potenziali casi di finanziamento del terrorismo ai fini di ulteriori indagini, ma nessuna di queste inchieste abbia ancora portato ad alcun procedimento giudiziario.
Scicluna ha sottolineato, infine, l’impegno reale da parte del governo nell’attuazione di tutte le raccomandazioni di Moneyval pubblicate a settembre dello scorso anno. In particolare, il governo si adopererà per aumentare l’efficienza e la competenza all’interno degli organismi di regolamentazione e dei nuclei operativi delle forze dell’ordine maltesi.
«Sono molto contento e grato per il fatto che il governo britannico abbia deciso di impegnarsi non solo nell’aiutarci a sviluppare il tipo di agenzia che abbiamo in mente, ma anche nella formazione di chi lavora sul campo e del suo ruolo nella lotta contro il finanziamento del terrorismo. È una materia sulla quale non siamo molto preparati ed è per questo che è valsa la pena partecipare al seminario», ha concluso.