La notizia ha iniziato a circolare intorno alle 22.30 di lunedì: il corpo senza vita di Miriam Pace è stato trovato sotto le macerie della sua casa di Santa Venera. Lascia marito e due figli.
Le squadre di emergenza della protezione civile e dei vigili del fuoco hanno lavorato senza sosta per ore sotto la luce delle fotoelettriche e, alle 22.30, hanno finalmente trovato il corpo di Maria Assunta Pace. Ma la poveretta era morta.
Il corpo maciullato è stato trasportato con delicatezza su di una barella giù per lo scosceso pendio di detriti, all’interno del cantiere di un palazzo in costruzione, ora sotto accusa per la terribile tragedia.
Mentre quel che restava di Miriam veniva issato con una gru mobile verso l’autoambulanza, Santa Venera cercava una spiegazione al perché, dalle 14.30 di lunedì 2 marzo, l’equivalente di una bomba ad alto potenziale è esploso sopra un intero isolato, sbriciolando una palazzina di due piani, la vita intera della famiglia Pace: Maria Assunta, che tutti chiamavano Miriam, il marito Carmel, ricoverato per un malore dopo aver scoperto che la moglie era sotto le macerie, e i due figli, Ivana Maria e Matthew.
La palazzina dove abitava Miriam assieme al marito Carmel è adiacente a un imponente scavo, cantiere di un futuro palazzo a cinque piani con decine di appartamenti. A Malta i costruttori li chiamano developers, sviluppatori. E uno di questi sviluppatori, Malcom Mallia, coinvolto nell’importante cantiere, è rappresentante locale della MDA, la Malta Developers Association, la potente lobby dei costruttori. Due ore dopo il disastro la MDA ha diffuso una nota in cui “sospendeva” Mallia dai suoi incarichi.
Nella notte la polizia ha tratto in arresto quattro persone in connessione con il crollo: l’architetto Roderick Camilleri, che è anche partner nell’impresa di costruzioni che ha in mano il cantiere, due appaltatori di cui non è stato diffuso il nome, e il tecnico responsabile del sito.
Segno che il premier Abela vuole dare un segnale forte a un settore, quello dell’edilizia definito dai più «un far west».