Le autorità sanitarie invitano alla calma e annunciano che di 22 test effettuati a Malta, nessuno è risultato positivo al coronavirus. Allestito un reparto di emergenza al Mater Dei.
Nel corso di una conferenza stampa tenutasi ieri pomeriggio la Sovrintendente alla salute pubblica, Charmaine Gauci, e il CEO del Mater Dei, Celia Falzon, hanno invitato la popolazione alla calma rispetto al panico dilagato nei scorsi giorni per il coronavirus (covid-19).
L’epidemia in corso in Italia e in altri paesi europei (in particolar modo in Francia, dove si è registrato il primo decesso, e in Germania, dove 400 persone sono in quarantena) non ha ancora raggiunto Malta, sebbene l’isola si trovi «in un momento cruciale di contenimento dell’epidemia».
Sino ad oggi a Malta sono stati effettuati 22 test diagnostici per sospetto coronavirus, ma sono tutti risultati negativi. Oltre ai tre cittadini maltesi che si trovavano a bordo della nave da crociera Westerdam e che, al ritorno, sono stati messi in quarantena preventiva, le autorità sanitarie hanno raccomandato anche tutti i cittadini di ritorno da zone «a rischio» (Cina, Giappone, Corea, Iran e Italia del Nord) di sottoporsi a due settimane di autoquarantena presso la propria abitazione.
Quest’ultimo provvedimento ha suscitato polemiche da parte dei sindacati, anche perché al momento non è affatto chiaro chi pagherà per le due settimane di lavoro perso, se il datore di lavoro, il dipendente o il servizio sanitario nazionale.
Nel corso della conferenza stampa è stato ribadito che Malta «è preparata» in caso l’epidemia dovesse raggiungere l’arcipelago e le autorità hanno negato l’allarme lanciato dall’associazione di categoria degli infermieri, sostenendo che il personale è «preparato» e che un reparto di quarantena di emergenza è stato attrezzato con una quarantina di posti letto.
Nel frattempo l’ondata di panico scoppiata martedì e che ha visto diversi supermercati svuotati di beni di primo consumo e le farmacie delle mascherine antibatteriche, si è attenuata. Gli importatori di beni alimentari hanno comunicato che nessun rallentamento è previsto al momento per le merci in entrata e che sono in grado di far fronte a qualsiasi emergenza.
La maratona benefica internazionale GiG, prevista per la prossima domenica 1 marzo, sarà probabilmente sotto tono per via delle difficoltà a partecipare di molti atleti provenienti dall’estero. In particolare sono a rischio almeno 400 corridori italiani.