Un passo indietro nel tempo a caccia di una ricetta secolare che diventa il segreto per condividere un momento di gioia in famiglia.
È bello essere accolti come ospiti desiderati a casa d’altri, soprattutto quando ad aprirti la porta non solo della sua casa ma del suo cuore, è una donna e nonna del secolo scorso. Vi presento nonna Sarah. Ha un trascorso impegnativo come mamma di 6 figli e nonna di 10 nipoti ma il suo sorriso, parlando della sua famiglia, esprime tutta la sua soddisfazione per aver portato a compimento una vita felice circondata da un mare d’affetto indiscusso.
Il nostro incontro nasce dalla curiosità di reperire segreti e informazioni in merito ad una ricetta di un dolce tipico maltese, la Prinjolata. Riguardo le origini di questo dolce abbiamo informazioni discordanti poiché pare arrivi da terre non lontanissime (Sicilia e Calabria) anche se una parte di maltesi la rivendica come ricetta di invenzione secolare.
Parlando con nonna Sarah ho percepito nei suoi occhi un velo di tristezza, approfondendo il discorso abbiamo ripercorso a ritroso gli anni in cui i tablet e i cellulari erano un lontano miraggio e i momenti di condivisione con figli e nipoti in questi giorni di festa radunavano intere famiglie nelle preparazioni di questo dolce. La ricetta si presenta insidiosa nella sua complessità di preparazione e nei tempi quindi armatevi di tanta pazienza.
La ricetta che riporterò di seguito è conservata nell’archivio segreto di nonna Sarah, un libricino di circa 60 anni ingiallito e usurato dal tempo, nel quale è custodito un patrimonio affettivo indissolubile. Ho dovuto codificare la misurazione degli ingredienti perché sono riportati in quantità poco precise. Proporre questa ricetta vuole essere uno spunto per ritrovarci tutti insieme nella preparazione. Chiamate a raccolta figli e nipoti, ha inizio un pomeriggio tutto in famiglia.
INGREDIENTI
- 180 g zucchero semolato
- 4 uova
- estratto di vaniglia
- 180 g farina 00
- 1 bustina di lievito vanigliato
- 60 g ciliegie glassate ridotte a pezzetti
- 60 g pinoli tostati e tritati
- gocce di cioccolato a piacere
- 220 g di burro
PROCEDIMENTO
Usate un mixer per sbattere le uova con lo zucchero e l’estratto di vaniglia, il composto deve incorporare aria quindi dedicategli qualche minuto, aggiungete la farina un po’ alla volta continuando a miscelare e infornate a 200 gradi (forno preriscaldato) in una teglia imburrata per 20/25 minuti circa.
Secondo le indicazioni di nonna Sarah è possibile prepararlo il giorno prima facendolo riposare un’intera notte ma a voi la scelta.
Sfornate il vostro dolce e lasciatelo raffreddare, avrete bisogno almeno di un’ora prima del completo raffreddamento. A questo punto sbriciolate il dolce in una bowl e aggiungete i pinoli tostati, le gocce di cioccolato e le ciliegie glassate, unite burro, zucchero e aiutandovi con un cucchiaio o uno sbattitore elettrico amalgamate bene e iniziate a dare forma al vostro dolce. A questo punto chiamate a raccolta i nipoti sarà divertente comporre la cupola che dovrete glassare.
PER LA MERINGA
- 100 g di albumi (circa 2 uova)
- 200 g zucchero semolato
- 30 ml d’acqua
PROCEDIMENTO
In una pentola unite lo zucchero con l’acqua, quando sarà quasi a bollore e lo zucchero si sarà completamente sciolto iniziate a montare gli albumi e unite lo zucchero a filo sugli albumi continuando a montare, dovrete ottenere un composto lucido e liscio.
Possiamo ricoprire il nostro dolce con la meringa aiutandovi con una spatola oppure colandola direttamente sulla cupola.
Siamo giunti al termine ed anche alla parte più divertente, la decorazione. Questa è la parte che i bambini amano in modo particolare e lascerei a loro la conclusione dell’opera, rivestendo la vostra Prinjolata con ciliegie candite e cioccolato fuso a bagnomaria.
Non so dirvi se questo procedimento segue alla lettera la ricetta originale ma posso assicurarvi che il tempo che gli dedicherete in compagnia della vostra famiglia lo renderà speciale!
Buon divertimento!