Gli ispettori dell’Ufficio delle imposte sono stati informati di un sistema truffaldino per evadere l’IVA che coinvolgerebbe una società importante. La fonte dell’informazione sarebbe una lettera anonima in cui sono spiegate le varie tecniche (tra cui l’uso di un software apposito), con le quali la società in questione riuscirebbe ad evadere migliaia di euro ogni anno.
La decisione di aprire un’inchiesta è stata presa sulla base della natura della lettera, dettagliata ed inusualmente lunga. Di solito le denunce false sono contenute in lettere corte e sbrigative. Il sospetto è che a scrivere la lettera sia stato qualcuno dentro la società. Dal dipartimento IVA dell’ufficio delle imposte invitano un eventuale insider a farsi avanti – sempre in forma anonima – per collaborare con le indagini.
Già a luglio erano state identificate delle aziende che usavano un software che permette di cancellare i dati delle transazioni per non dover pagare l’IVA. Adesso le autorità hanno sottoposto i registri delle aziende ad ispezione da parte di un team di specialisti.
Al momento non risultano indagati, ma pare che ci siano state ammissioni da parte di alcuni imprenditori riguardo all’evasione dell’IVA. Questi sono stati multati con 10mila euro di ammenda oltre all’obbligo di pagare l’IVA evasa.
Nella località di Paceville, rinomata per i suoi locali notturni, era stato notato che alcuni locali avevano due registratori di cassa, uno solo dei quali usato per dichiarare le vendite. Pare che sia un’usanza abbastanza diffusa. Adesso alle autorità non resta che fare controlli incrociati con i movimenti passati per cercare di scoprire quanta sia l’IVA effettivamente evasa.