Dopo il blackout totale del 23 Dicembre, la nave da ricognizione Polar King ha confermato il guasto all’interconnettore al largo delle coste Siciliane.
La Polar King è partita da Palma di Maiorca lo scorso venerdì. Due giorni fa, ha raggiunto l’interconnettore identificando il guasto a 16 miglia al largo dalle coste di Ragusa.
Con l’utilizzo di un macchinario telecomandato la nave avrebbe inoltre registrato ed inviato dei filmati ad Enemalta e agli ingegneri della Nexans, la compagnia fornitrice dei cavi.
I filmati hanno confermato i sospetti di Enemalta: il trascinamento di un’ancora avrebbe staccato l’interconnettore dal fossato in cui era alloggiato, rompendolo.
Una serie di eventi che si è rivelata particolarmente dispendiosa per Enemalta, con questa missione di ricognizione costata alla compagnia 1 milione di euro.
L’utilizzo delle turbine di emergenza costa inoltre all’azienda 150mila euro al giorno. Questo lascia presupporre che sarà fatto il possibile per riparare il danno all’interconnettore entro la fine di Febbraio.
Al momento, l’azienda e il team di ingegneri stanno analizzando il filmato per decidere le azioni da intraprendere per iniziare il processo di riparazione.
Anche se, avvisano, potrebbero esserci ulteriori blackout, che se circoscritti a zone non troppo ampie verrebbero risolti entro pochi minuti, come è successo nei giorni precedenti.
Queste brevi interruzioni di elettricità sono infatti da ricondurre alle turbine di emergenza, che si fermano automaticamente in caso di sovraccarichi.