Jason Vella, CEO di Enemalta, ha indetto una conferenza stampa per fornire una spiegazione sui numerosi blackout delle ultime settimane.
Come già comunicato sui profili social di Enemalta, Vella ha confermato lo scorso lunedì la criticità del danno all’interconnettore che collega Malta alla Sicilia.
Il danno pare attribuirsi all’ancora di una nave che lo scorso 23 Dicembre avrebbe danneggiato il cavo a 30 km dalle coste Siciliane, provocando il blackout durato circa 4 ore.
Con due dei tre conduttori e tutte le linee delle fibre ottiche danneggiate, Vella ha rassicurato i propri utenti che questi verranno ripristinati e portati a pieno regime non più tardi della fine di Febbraio.
Durante la conferenza Enemalta ha anche esposto dettagliatamente il piano d’azione per il ripristino dell’interconnettore..
Completata la valutazione in corso una nave condurrà le riparazioni completandole entro febbraio.
Con l’interconnettore fuori uso, che fornisce a Malta 200MW su una capacità totale di 753MW, Enemalta sta sfruttando il resto dei suoi generatori.
Di questi impianti – uno a gas, uno a diesel e due turbine di riserva più vecchie – le turbine di riserva costano ad Enemalta 150mila euro al giorno.
Questi provvedimenti non hanno però impedito l’insorgere di altri blackout.
Ad esempio, quando l’interconnettore è stato danneggiato, il carico di elettricità è passato al resto dei generatori, provocando il sovraccarico di una turbina dell’impianto a gas e facendo saltare la corrente.
Dei malfunzionamenti simili hanno interessato le turbine negli scorsi venerdì e lunedì, motivo delle brevi interruzioni di corrente in tutta l’isola.
A monte dei malfunzionamenti, Enemalta si è espressa sul consumo di elettricità nell’arcipelago.
Con l’interconnettore a pieno regime la produzione totale di energia ammonta a 553MW, ma il consumo starebbe aumentando più velocemente del previsto.
La scorsa estate il consumo ha infatti raggiunto i 522MW, utilizzando la quasi totalità della fornitura elettrica.
La riparazione dell’interconnettore non esclude quindi l’insorgere di altri blackout, se il consumo dovesse rivelarsi più alto la prossima estate.
Al riguardo, Vella ha dichiarato che Enemalta sta già conducendo degli studi per ricercare nuove fonti energetiche.