Rivelato il contenuto del papello che Fenech sostiene gli sia stato fatto avere da Schembri tramite il medico Vella: inchioda il Ministro dell’economia Cardona come complice.
Quattro pagine di note, un vero e proprio «papello», che si sospetta essere state scritte dall’ex Capo di gabinetto Keith Schembri collegano il Ministro dell’economia Chris Cardona con gli assassini della giornalista Daphne Caruana Galizia. Il ministro avrebbe offerto aiuto per il contrabbando di sigarette e liquori come parte del pagamento dei killer.
Le pagine sono state fatte avere agli inquirenti da parte del faccendiere Yorgen Fenech, accusato di essere il mandante dell’attentato dinamitardo dell’ottobre del 2017.
Nonostante le pagine siano considerate una prova cruciale per stabilire se Keith Schembri abbia preso o no parte al complotto per assassinare Caruana Galizia, gli inquirenti nutrono poche speranze sulla loro utilizzabilità in fase processuale. «Sono prove contaminate», sostengono, «passate di mano tra troppe persone».
Yorgen Fenech sembra deciso ad andare dritto per la sua strada: conferma di essere il mandante ma di non essere stato l’unico. Insiste per tirare in ballo Keith Schembri, imprenditore, affarista, «miglior amico» del premier Joseph Muscat che lo ha voluto come Capo di gabinetto dal 2013 a due settimane fa, quando la polizia lo ha arrestato per tre giorni, per poi rilasciarlo per insufficienza di prove.
Secondo Fenech le pagine di appunti, battute a macchina o fatte battere da Schembri, gli sono state fatte avere da Adrian Vella, il medico di famiglia sia di Fenech che di Schembri, arrestato dagli inquirenti per il suo ruolo di «messaggero». Vella infatti avrebbe certificato il ricovero di Fenech presso il Mater Dei pochi giorni dopo l’arresto, così da poter avere più agio nel recapitare «i messaggi».
Il senso degli appunti è quello di “incastrare” il Ministro dell’economia Chris Cardona, autosospesosi poco dopo l’arresto di Fenech e ora reinsediato nel suo ruolo, come mandante dell’omicidio.
Il contenuto del papello non è stato reso pubblico, ma fonti vicine agli inquirenti – citate dal quotidiano Times of Malta – sostengono che nelle pagine si racconti di come uno degli esecutori materiali dell’omicidio abbia chiesto, e ottenuto, dal Ministro Cardona delle facilitazioni in un traffico di sigarette e alcolici come parte del pagamento per l’omicidio. Un traffico che, secondo gli inquirenti, potrebbe valere «milioni di euro» e che spiegherebbe la cifra particolarmente bassa concordata per la realizzazione dell’attentato (150.000 euro).
In particolare Cardona avrebbe garantito libero accesso al Freeport di Birzebbugia durante un incontro con uno degli assassini in un bar di Siggiewi.
Yorgen Fenech sostiene di non essere stato personalmente al corrente del coinvolgimento diretto di Cardona nel complotto, ma che è convinto che Schembri gli abbia fatto pervenire il papello allo scopo di incastrare Cardona e, naturalmente, allontanare i sospetti da se stesso.
Keith Schembri, fermato e interrogato dalla polizia due settimane fa, è stato poi rilasciato per insufficienza di prove e da allora è scomparso dalla scena pubblica e non ha rilasciato interviste. I legali hanno fatto sapere che Schembri è «del tutto estraneo» alla vicenda.
Sempre secondo fonti di polizia citate dal Times, altre due persone sarebbero state interrogate in seguito al contenuto del papello – evidentemente ritenuto credibile dagli investigatori. Uno dei due è il responsabile della sicurezza del Freeport, un uomo ritenuto «vicino» al clan politico di Cardona, mentre l’altro è un portaborse di Cardona, che ha frequentato in passato la stessa bisca (il deposito di patate) presso la quale si vedevano gli assassini di Daphne Caruana Galizia. Gli inquirenti lo ritengono anche «intimo» dei fratelli Degiorgio, al momento in galera accusati di essere gli esecutori materiali dell’attentato.
Al momento in cui scriviamo è accertato solo che il papello sia stato fatto pervenire agli inquirenti da parte di Yorgen Fenech. Il magistrato non ne ha ancora disposto l’assunzione a prova. Gli inquirenti ritengono improbabile quest’ultima eventualità in quanto le pagine sono «compromesse» rendendo impossibili le analisi forensi.