Sono tre i siti di interesse storico-archeologico che a Malta l’Unesco ha decretato «beni del patrimonio mondiale».
Ma vediamoli nel dettaglio:
La Valletta
È la capitale dell’isola, ricca di storia e di arte. Le sue origini sono legate alla storia dell’Ordine militare e di beneficenza di San Giovanni di Gerusalemme. Gli oltre 300 monumenti costituiscono una delle aree storiche più ricche al mondo. Alcuni edifici risalgono al XVI secolo, quello di nascita della città, unendosi al Barocco e all’Art Nouveau di inizi Novecento. Chiese, palazzi e musei, rappresentando una delle principali attrazioni turistiche della città.
Ecco alcuni luoghi di rilevanza: la co-Cattedrale di S. Giovanni, Chiesa di San Paolo e la sua cripta, il Palazzo del Gran Maestro, la Chiesa della Nostra Signora del Carmelo con la sua imponente cupola, Forte Sant’Elmo e l’annesso museo della guerra, il Museo nazionale di archeologia ed il Museo di Belle Arti (MUŻA), e ci sono anche degli angoli di verde come gli Upper e Lower Barrakka Gardens che offrono una vista sul Porto e sulle tre città.
Ipogeo di Ħal-Saflieni
Struttura sotterranea scavata tra il 3600 a.C. circa e il 2500 a.C. a Paola, vicino ai templi di Tarxien. Nato come santuario, divenne in seguito necropoli in epoca preistorica. La rarità del sito archeologico si deve al fatto che è l’unico tempio sotterraneo al mondo classificato in epoca preistorica. Fu scoperto casualmente nel 1902 in seguito a dei lavori edilizi, come per la maggior parte delle scoperte archeologiche, portando alla luce la volta di copertura del 1° strato dell’ipogeo.
Sono presenti 3 livelli: il 3° veniva usato come magazzino/deposito per il frumento; nel 2° sono state rinvenute tracce di ossa, decorazioni e monili, tra cui la famosa Donna Dormiente, attualmente esposta al Museo Archeologico di Valletta ed infine il 1° livello a soli 10 metri dal suolo di calpestio, dove sono state scavate tombe scoperte.
Il lungo restauro (1992-1996) ha permesso di mettere il sito sotto protezione e salvaguardia. Difatti ora è possibile visitare il sito solo su appuntamento e con un numero limitato di visite giornaliere.
Per prenotare la visita: qui.
I sei templi megalitici
Dal più antico al più recente: Gigantia (Ġgantija) – Scorba (Skorba) – Ta’ Hagrat (Ta’ Ħaġrat) – Hagar Qim (Ħaġar Qim) – Menaidra (Mnajdra) – Tarscen (Tarxien). Ai primi due templi nominati nel 1980 sono stati poi aggiunti gli altri nel 1992. La prima datazione di questi complessi megalitici risale al 3600 ed il 3000 a.C, quindi ben 1000 anni prima dei famosi templi di Stonehenge.
Nel tempio di Hagar Qim sono stati ritrovati numerosi monili, tra cui la famosa statuetta della Sleeping Lady, ora conservata nel museo archeologico di Valletta.