Il sondaggio annuale condotto con gli investitori stranieri dall’agenzia EY (Ernst & Young) rivela l’opinione sulle loro operazioni a Malta.
Tre investitori su quattro ritengono Malta una nazione interessante su cui investire, nonostante pare questa abbia perso i suoi punti di forza – la qualità ed il costo della forza lavoro. In dubbio anche la trasparenza delle politiche legali e aziendali del Paese.
Fra i dirigenti intervistati solo il 46% è infatti convinto della stabilità e trasparenza delle politiche legali e regolatorie del Paese. Percentuale in grosso calo se si considera che il grado di soddisfazione nel 2015 era dell’85%.
Nonostante i dubbi, l’80% dei rispondenti si aspetta comunque di continuare ad operare a Malta nei prossimi 10 anni e solo il 2% è sicuro di abbandonare l’isola.
La caratteristica più gradita agli investitori sembra invece essere la tassazione rivolta alle aziende, apprezzata dall’86% dei rispondenti.
Fra le caratteristiche negative spiccano la scarsa infrastruttura logistica e dei trasporti e il costo della forza lavoro. Oltre che il livello di skills dei lavoratori presenti: il 67% vorrebbe che Malta investisse di più nelle skills – soprattutto digitali – dei lavoratori.
Il corrispondente EY a Malta, Ronald Attard, ha infatti sottolineato che sempre più aziende hanno difficoltà nel trovare impiegati con le giuste skills. Ed aggiunge:”la qualità e il costo della forza lavoro non sono più il nostro punto di forza”.
Il 63% dei rispondenti vede infatti un deterrente nella carenza di personale specializzato, se non il maggiore ostacolo che li trattiene dall’espandere le loro operazioni nell’arcipelago. Le stesse osservazioni emergono dai sondaggi degli anni passati.
Una percentuale che è quasi raddoppiata – il 49% contro il 29% del 2018 – riguarda invece quei dirigenti che sperano che Malta incoraggi politiche e un atteggiamento più attento nei confronti dell’ambiente.
Una parte del sondaggio ha infine chiesto agli investitori quali saranno i settori che guideranno la crescita economica del Paese. La maggioranza ha indicato quello dell’i-gaming, seguito dal turismo e dalla blockchain. Le tecnologie che avranno maggior impatto saranno l’Automazione dei processi, l’avanzamento informatico e l’Internet delle cose (IoT).