Annunciata a Birgu l’installazione di nove seabins, dei “cestini di mare” che filtrano e catturano la spazzatura.
L‘installazione di nuovi seabins è stata annunciata al seguito di una conferenza stampa tenutasi a Birgu. Il Sottosegretario Deo Debattista ha dichiarato che nove seabins verranno installati in tutta l’isola, ma l’intenzione è di piazzarne altrettanti in altre aree in futuro.
Il Seabin è frutto di un progetto di due surfisti australiani. L’apparecchio si installa in mare ed agisce aspirando le acque circostanti, filtrandole dalla spazzatura.
Oltre a funzionare 24/7, un singolo seabin può raccogliere fino ad 1,5 kg di rifiuti in un giorno, inclusi olii e microplastiche. L’aspirazione dell’acqua trattiene i grandi rifiuti ai lati, inoltre è innocuo nei confronti della fauna marina.
Finora, i progetti a breve termine includono l’installazione nelle aree portuali di Gzira, Ta’ Xbiex, Msida, Pietà, Birgu, Kalkara, Marsascala, Marsaxlokk e St. Julian’s.
Il progetto è finanziato da enti privati come Norwex, mentre Strand Marine & Auto Systems Ltd si occuperà dell’aspetto logistico.
Altre zone designate ai seabins sono oggetto di un crowdfunding gestito della Ong ambientalista Zibel, cui è possibile contribuire scegliendo l’area di interesse e facendo una donazione.
La stessa organizzazione collaborerà con il governo gestendo la pulizia e il mantenimento dei seabins grazie a due tecnici appositamente designati. Oltre a questo, Zibel si sta impegnando in un programma di sensibilizzazione contro l’inquinamento marino.
Infatti, secondo il co-fondatore di Zibel Andrew Schembri e il sottosegretario Debattista, non basta agire sull’inquinamento ma bisogna prevenirlo educando i cittadini al corretto smaltimento dei rifiuti.