Una coppia di genitori si è presentata in Tribunale per rispondere di gravi accuse concernenti il possesso di materiale pedopornografico. Nello specifico una settantina di immagini dei propri bambini in posizioni oscene. In alcune di esse i piccoli sarebbero stati fotografati mentre toccavano le parti intime del padre. I bambini hanno rispettivamente tre e un anno.
Secondo quanto riportato al Magistrato Josette Demicoli dall’ispettore Joseph Busuttil, la maggior parte delle foto incriminate ritrarrebbero il padre in compagnia dei figli. Le accuse sono molto gravi: corruzione di minori, produzione, possesso e distribuzione di materiale pedo-pornografico. I bambini al momento sono stati messi in stato di protezione da parte dei servizi sociali.
Il giudice ha dichiarato senza mezzi termini che questi tipo di crimini, nella Malta del 2017, non può essere tollerato. Alla scoperta si è arrivati dopo che la donna, nata in Romania 34 anni fa, si era confidata con le colleghe della scuola in cui lavora, riguardo a una possibile separazione dal marito.
La scuola ha provveduto a contattare Appogg, l’agenzia per la protezione dei minori che ha materialmente scoperto le foto. La donna, parlando alla corte in italiano, si è dichiarata non colpevole ed estranea ai fatti.
Il padre, un 33enne maltese, è stato anche accusato di far vivere il bambino di tre anni nella costante paura di violenze domestiche. Gli avvocati difensori Benjamin Valenzia (per l’uomo) e Cynthia Tomasuolo (per la donna) hanno chiesto il rilascio di entrambi gli imputati.
Il PM però si è opposto al rilascio dei due vista la gravità delle accuse, e anche perché al momento testimoni chiave non hanno ancora rilasciato la loro deposizione.
I nomi degli imputati e la località di residenza non sono stati comunicati, allo scopo di tutelare i minori coinvolti.