I consumi privati sono cresciuti tra il 2014 e il 2016, ma se è vero che la gente in generale ha speso più soldi, non è stato lo stesso per l’acquisto di libri, giornali e riviste.
Secondo l’Ufficio Nazionale di Statistica (NSO), la spesa complessiva è aumentata del 10 per cento nel periodo esaminato, ma nel settore delle pubblicazioni su carta stampata è sceso del 18 per cento.
Una motivazione di questa tendenza si trova nel contemporaneo aumento dei prestiti a carico delle biblioteche pubbliche, che hanno registrato un incremento di quasi il 9 per cento nel 2016 rispetto al 2015 sui libri prestati.
Tornando ai dati sui consumi, la spesa privata si è attestata a 5,1 miliardi di euro nel 2014, con 48 milioni di euro spesi per libri, giornali e riviste. La quota delle spese relative al materiale stampato è stato pari allo 0,94 per cento di tutti i consumi, ed è sceso a 45 milioni di euro nel 2015, arrivando a rappresentare un esiguo 0,8 per cento di tutte le spese private.
Proseguendo con il 2016, le spese private sono aumentate a 5,6 miliardi di euro, spinte da una crescita economica superiore alla media. Ma questo non ha portato benefici a libri e giornali.
Sempre nel 2016, infatti, a Malta sono stati spesi 39 milioni di euro in carta stampata: vale a dire lo 0,7 per cento di tutti i consumi privati.
Anche l’importazione di libri è diminuita, con un valore che lo scorso anno è sceso a 8 milioni di euro rispetto ai 10 milioni di euro del 2014.
Al contrario, i giornali importati hanno registrato un incremento fino a 9 milioni di euro, dai 5 milioni di euro di due anni prima.
Infine le esportazioni di libri nel sono scese nel 2016, raggiungendo i 6 milioni di euro.