Dopo l’exploit del vertice sulla Blockchain dello scorso autunno, che ha portato molte aziende del settore ad operare a Malta, resta irrisolto il problema delle banche.
Il Malta AI & Blockchain Summit che si terrà la settimana prossima (23-24 maggio) all’hotel Hilton si preannuncia come un evento entusiasmante che attirerà circa 4000 operatori e specialisti da tutto il mondo, ma non sarà privo di qualche qualche ombra.
Nonostante, infatti, i Virtual Financial Asset delle aziende di Blockchain siano stati approvati da Malta Financial Services Authority, gli operatori non riescono a trovare banche maltesi dove aprire il conto corrente.
Questo comportamento di chiusura verso questa rivoluzionaria tecnologia, ha portato paesi come la Svizzera e l’Estonia a cogliere la palla al balzo, attirando molti investitori.
È bene ricordare che la Blockchain viene già utilizzata in tantissimi ambiti come quello finanziario, sanitario, produttivo ed anche governativo, in moltissimi paesi del mondo.
Il CEO e fondatore di SiGMA e del Malta AI & Blockchain Summit, Eman Pulis, ha dichiarato che le preoccupazioni delle banche maltesi derivano da eventuali complicazioni legate a questo nuovo settore, che potrebbero causare problemi con il sistema bancario statunitense. Secondo Pulis, se tutti gli operatori del settore blockchain lavorassero assieme la situazione migliorerebbe notevolmente.
Nonostante la concorrenza ed i ritardi dovuti al problema banche, blockchain ed intelligenza artificiale hanno comunque un notevole potenziale, specialmente in collaborazione con il settore dell‘iGaming.
Pulis ha inoltre aggiunto: «Blockchain e AI saranno il futuro dei giochi online, e la loro regolamentazione da parte della Malta Gaming Authority, porrebbe Malta in una posizione di vantaggio rispetto alla concorrenza. L’Estonia e la città di Zugo in Svizzera hanno diverse barriere all’ingresso, mentre Malta, anche se ha attratto grandi nomi come Binance, non è altrettanto appetibile per le start-up. La natura decentralizzata della tecnologia Blockchain, che può funzionare senza l’intervento umano, fa paura, ed il primo obiettivo dei governanti è quello di tutelare i consumatori. Il governo vuole trovare il modo di prevenire gli abusi criminali dei DAO, mentre la MFSA sta cercando modi per proteggere l’utente finale e garantire che i consumatori possano avanzare richieste per proteggere i loro diritti».