Secondo i dati Eurostat, nel 2018 Malta ha approvato 660 richieste di protezione internazionale sulle circa 1500 presentate, piazzandosi al settimo posto tra i Paesi UE in rapporto alla popolazione residente: di questi il 35% sono siriani, il 34% libici e il 12% eritrei.
Nello specifico, le autorità hanno accordato lo status di rifugiato a 160 persone, in 480 casi hanno riconosciuto la protezione sussidiaria, mentre 25 sono stati i permessi rilasciati per motivi umanitari, quest’ultima protezione riconosciuta a livello nazionale e non da leggi europee.
Sulle circa 1500 richieste d’asilo presentate nel 2018, quelle accolte dalle autorità maltesi sono state quindi il 43%, dato leggermente superiore alla media UE che si aggira sul 37%.
Allargando lo sguardo al dato complessivo dell’Unione Europea a 28, le richieste d’asilo accettate sono state 333.400, dato in calo del 40% rispetto alle 533.000 del 2017.
Austria, Svezia, Germania, Lussemburgo, Grecia e Cipro precedono Malta per domande accolte in relazione agli abitanti, mentre in termini assoluti i tedeschi guidano la classifica con quasi 140.000 riconoscimenti, circa il 40% del totale UE, seguiti dall’Italia con 47.000, ovvero il 14%, e Francia con 41.000.
Anche a livello europeo i siriani costituiscono la prima nazionalità con il 29%, di cui ben il 70% ha ottenuto lo status in Germania, seguiti però dai rifugiati afghani e iracheni, rispettivamente il 14% e il 7%, rappresentando un contesto non tanto dissimile da quello del 2017.
Per quanto riguarda il programma di reinsediamento dei rifugiati, dei 24.800 trasferimenti totali la maggior parte è andata nel Regno Unito, seguito da Svezia, Francia e Germania, mentre nessun rifugiato è stato ricollocato a Malta.