Il PIL di Malta potrebbe aumentare di ben tre punti percentuali se si includesse nel conto il risparmio di Enemalta nella produzione di energia elettrica grazie al passaggio dalla centrale di Marsa e dalla vecchia centrale di Delimara al nuovo interconnettore e all’ex stabilimento di BWSC a Delimara.
Uno studio accurato condotto da Noel Rapa, economista e ricercatore presso l’ufficio di ricerca della Banca Centrale di Malta, ha ipotizzato l’esito dell’influenza dei costi energetici sulla ricchezza nazionale in vari scenari possibili, pur non disponendo di sufficienti informazioni sull’impianto di Electrogas per includere anche il suo impatto.
Lo studio ha esaminato i risultati possibili in caso di costo del petrolio aumentato, diminuito o invariato, e ha anche ipotizzato che i vantaggi di Enemalta potrebbero tradursi in ricadute economiche positive per i consumatori entro cinque anni. Ha constatato inoltre che il PIL dovrebbe aumentare dello 0,81% se il prezzo del petrolio dovesse scendere, del 2,08% se dovesse rimanere ai prezzi correnti, e del 3% se dovesse salire.
Secondo lo studio, l’interconnettore e l’ex impianto BWSC – ora noto come Delimara 3 – ridurrebbero i costi di Enemalta: dal momento che il sistema energetico italiano è ben consolidato, il prezzo dell’energia “italiana” in arrivo attraverso il nuovo impianto di connessione è inferiore ai costi marginali della maggior parte dei generatori esistenti di Enemalta. Inoltre, data la maggiore efficienza delle turbine a gas, il costo per megawatt all’ora di Delimara 3 è destinato ad essere anch’esso inferiore, dopo la conversione prevista da olio combustibile pesante a gas.
L’autore della ricerca ha osservato che la variazione del mix di produzione energetica ha avuto un impatto notevole sulla competitività di Malta rispetto ai prezzi internazionali del petrolio. Quando Enemalta dipendeva da Marsa e dalla BWSC, i suoi costi erano del 156% più alti, considerando che quelli che erano i prezzi medi di riferimento dell’olio combustibile pesante.
Lo studio ha anche confermato che l’utilizzo dell’interconnessione senza una conversione di Delimara 3 a gas non avrebbe avuto lo stesso impatto positivo. Infatti, anche in un basso scenario del prezzo del petrolio, il PIL sarebbe risultato comunque ridotto dello 0,4%. L’utilizzo di gas potrebbe assicurare invece guadagni indipendentemente dai tre possibili scenari di prezzo del petrolio.
Va infine considerata la tabella di marcia di riduzione dei costi energetici impostata dall’UE entro il 2050, nell’ambito della quale Malta è tenuta a ridurre la portata della sua produzione energetica tramite combustibili fossili, tenendo in considerazione anche le potenziali riduzioni o interruzioni delle importazioni.