Nemmeno Malta, nonostante rimanga bene salda alle proprie radici cristiane, sembra poter resistere al processo di secolarizzazione della società moderna.
Si prevede infatti che la partecipazione alla Messa domenicale continuerà a ridursi nei prossimi anni, fino a scendere, nel 2040, al solo 10% della popolazione cattolica di Malta.
Il dato, riportato dal quotidiano Times of Malta, emerge dal censimento Malta Sunday Mass Attendance Census 2017, che aggiorna periodicamente sulla frequenza alle cerimonie religiose suddivisa per età, parrocchia di appartenenza, sesso e livello di istruzione.
Ad oggi, sono poco più del 40% i maltesi cattolici che si recano periodicamente a Messa, già dimezzati rispetto all’82% del 1967. Oltre la metà di questi ha più di 50 anni, anche se un calo di presenze si registra un po’ in tutte le fasce d’età, ad eccezione degli ultra 65enni.
Sempre secondo i dati, il numero di giovani cattolici fino ai 14 anni che vanno alla Messa domenicale si è dimezzato dal 42% del 2005 a solo il 22% del 2017. La discesa è ancora più marcata per la fascia 15-24 anni: dal 40% al 19%.
La partecipazione è diminuita in tutte le 70 parrocchie con l’eccezione di Manikata, Dingli e Fleur-de-Lys.
Il censimento ha anche identificato una tendenza di molti residenti a lasciare la propria parrocchia per partecipare alla Messa altrove.
Il numero di cattolici a Malta, inclusi gli stranieri, è infine stimato a 361.372 alla fine del 2016, ovvero all’84,4% della popolazione totale.