La metà dei datori di lavoro maltesi incontra difficoltà nel soddisfare le richieste salariali dei lavoratori.
Come riportato dal quotidiano Times of Malta, secondo una nuova indagine della società di consulenza MISCO sulle risorse umane, il 50% dei datori di lavoro maltesi ha dichiarato che soddisfare le nuove aspettative di stipendio è stata la più ardua sfida da affrontare nel corso dell’anno appena trascorso.
Circa il 60%, invece, ha menzionato la carenza di esperienza o qualifiche richieste tra i canditati a occupare nuove posizioni lavorative.
Il sondaggio, condotto tra agosto e settembre del 2018, ha rilevato che la grande maggioranza dei datori di lavoro a Malta sta impiegando lavoratori stranieri. Poco più di tre imprenditori su quattro hanno dichiarato di aver reclutato cittadini dell’Unione europea, mentre il 44% ha assunto anche cittadini di paesi terzi: a conferma che la forza lavoro sta diventando sempre più “multietnica”.
Il sondaggio ha rilevato che il mantenimento dei dipendenti è stato indicato come la priorità assoluta dal 67% dei datori di lavoro. Altre priorità riguardano l’impegno e la motivazione dei dipendenti, lo sviluppo del personale, il rafforzamento della cultura organizzativa e la ricerca di soluzioni per colmare le carenze di competenze.
Per quanto riguarda le modalità di reclutamento, il 77% degli imprenditori ha utilizzato i social media (in particolare facebook) mentre il 71% si è rivolto alle agenzie di reclutamento.