Secondo il primo ministro maltese Muscat gli scarti prodotti dall’edilizia potrebbero essere una risorsa preziosa per costruire nuova terra.
Come riporta il portale di informazione Lovin Malta, la stessa tecnica utilizzata per costruire l’arcipelago The World a Dubai, potrebbe infatti essere utilizzata nell’arcipelago maltese, da tempo affamato di terra.
Mentre a Dubai i 320 milioni di sabbia, utilizzati per realizzare 300 isole artificiali sono stati, e saranno, dragati dal mare, nel caso di Malta il materiale potrebbe provenire dagli scarti provenienti dai tanti cantieri edili presenti sull’isola.
Il nuovo territorio maltese potrebbe essere realizzato al largo della costa di Baħar iċ-Ċagħaq.
Il titanico progetto potrebbe venire incontro al problema della saturazione di questi scarti. I siti di smaltimento risalgono a progetti risalenti alla seconda guerra mondiale, e sono attualmente in via di saturazione.
Il problema diverrà serio quando inizierà la costruzione del tunnel che collegherà Malta a Gozo, un progetto che sarà in assoluto il più grande di tutta la storia recente maltese.
Muscat ha nuovamente ribadito che la bonifica del territorio delle isole maltesi è una priorità.