Secondo l’Agenzia europea dei diritti fondamentali con sede a Vienna, quattro lavoratori su cinque provenienti dall’Africa, hanno stipendi al di sotto della soglia di rischio povertà.
Il rilevamento ha confrontato la paga di questi lavoratori, con i loro omologhi di altri 12 paesi europei; i lavoratori africani a Malta sarebbero inoltre quelli che avrebbero i lavori meno qualificati.
Queste occupazioni di solito consistono in lavori manuali usuranti, e nel caso di Malta anche molto pericolosi, a causa del non rispetto delle norme minime di sicurezza, come nel caso del manovale libico volato da una impalcatura di fortuna la settimana scorsa.
Le paghe più alte si sono riscontrate in Portogallo e Regno Unito, quelle più basse in Danimarca, Austria, Irlanda e Malta; un lavoratore su cinque ha una età compresa fra i 15 ed i 24 anni.
Molti di questi lavoratori a Malta vivono in abitazioni fatiscenti, con infiltrazioni d’acqua ed umidità, in locali bui e sovraffollati: una situazione abitativa aggravata dagli affitti ormai alle stelle anche per chi ha un lavoro maggiormente qualificato.