L’incessante frenesia edilizia rappresenta oggi una delle principali preoccupazioni dei maltesi, esasperati dai livelli di frastuono e polvere proveniente dalla strada e dai cantieri disseminati in ogni dove, specialmente nelle aree già densamente urbanizzate.
A raccontare questa realtà è una residente di Msida, Maya Dimitrijevic, il cui video offre uno spaccato della vita quotidiana di molte persone che vivono nella zona (e non solo), dove il perpetuo rumore dei lavori sembra aver preso il sopravvento.
Lo sfogo di Dimitrijevic intitolato “Perché sto lasciando Malta?” e registrato in vari momenti della settimana e a diverse ore del giorno, documenta la convivenza sempre più difficile dei residenti con l’inquinamento acustico proveniente dal trafficato vicinato, dove si susseguono diversi tipi di lavori, tra cantieri edili, taglio delle piante e rifacimento strade.
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«Non riesco più a passare un solo altro momento in questo buco infernale di rumore e polvere», ha dichiarato la giovane nel testo che accompagna il post, aggiungendo che «Un momento di serenità è diventato un lusso in questo Paese».
Un senso di stress e frustrazione condiviso da molti altri cittadini, come si apprende dai commenti lasciati sotto al video di Dimitrijevic, sintomo di quanto il problema stia compromettendo la qualità di vita e la salute non solo fisica, ma anche mentale, della gente.